Corea del Sud, il giorno in cui i cittadini si sono svegliati più giovani: così la nuova legge ha cambiato l’età di milioni di persone

Nel Paese asiatico esistevano tre metodi di conteggio: ora il modo di calcolo dell’età è stato standardizzato sul modello occidentale

I cittadini della Corea del Sud si sono svegliati più giovani di uno o due anni. Almeno secondo la legge. Oggi, 28 giugno, è entrata in vigore la norma sull’età che era stata annunciata lo scorso dicembre a seguito dell’approvazione del Parlamento di Seul. Il tutto era nato dalla necessità di standardizzare il modo in cui viene calcolata l’età nel Paese. Fino a ieri, infatti, c’erano tre tipologie di conteggio. Oltre alla modalità a cui siamo abituati noi occidentali, ovvero la data di nascita, in Corea del Sud ne esistevano anche altre due: quella che stabilisce che tutti alla nascita hanno già un anno e ogni primo gennaio viene aggiunto un altro anno, e quella che stabilisce che tutti hanno zero anni alla nascita e viene aggiunto un anno ogni primo gennaio. Il primo tra questi due era quello più diffuso nel Paese.


In quali casi continueranno le differenze

Ma, come riporta la Cnn, i vecchi sistemi continueranno a sopravvivere in determinate circostanze. Ad esempio, i bambini solitamente entrano nella scuola elementare a marzo dell’anno successivo al compimento dei 6 anni, indipendentemente dal mese in cui cade il loro compleanno, il che continuerà. Ma anche le leggi sui prodotti soggetti a limiti di età come l’alcol o il tabacco si baseranno sull’anno di nascita di qualcuno, indipendentemente dal mese. Ciò significa che due persone nate a gennaio e dicembre 1990 sono considerate coetanei. Lo stesso metodo sarà usato per il servizio militare obbligatorio. «Il governo ha deciso di contenere tali eccezioni anche dopo l’entrata in vigore delle revisioni, poiché è più facile gestire tali questioni su base annuale», fanno sapere i ministri.


Leggi anche: