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Lanciato nello spazio il telescopio Euclid: durata e scopo della missione, il ruolo dell’Italia – Video e foto

Alle 17.12 si è staccato da terra a Cape Canaveral con un razzo Falcon 9 di SpaceX

Alle 17.12, ore italiane, è stato lanciato il telescopio spaziale Euclid dalla stazione di Cape Canaveral, in Florida, con un razzo Falcon 9 progettato da SpaceX. La missione è iniziata come da programma. La sonda Euclid, dell’Agenzia spaziale europea, è stata accesa in mattinata. Poi le condizioni meteo favorevoli si sono mantenute nelle ore successive, consentendo il prosieguo dei preparativi. Pochi minuti prima dell’orario previsto per il lancio, si è accesa la luce verde: il direttore di volo Andreas Rudolph ha dato il segnale go che dà il via alle operazioni per il caricamento del propellente nel razzo Falcon 9. Quaranta minuti circa dopo l’inizio della missione, la sonda si separerà dal suo lanciatore, il cui primo stadio rientrerà atterrando su una piattaforma che lo attende nell’oceano Atlantico.


La missione

Il telescopio Euclid è stato lanciato nello spazio, in una delle operazioni più attese dell’anno, per una missione la cui durata prevista è di sei anni. La sonda dovrà indagare i misteri della materia e dell’energia oscura che insieme costituiscono il 95 per cento dell’universo. C’è anche un pezzo di Italia che ha contribuito alla ricerca e alla preparazione del progetto, attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Istituto Nazionale di Astrofisica e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, oltre a numerose università e imprese. «Solo ora sentiamo l’emozione di vedere una parte di noi che lascia la Terra», ha detto a la Repubblica Paola Battaglia, responsabile delle operazioni di Nisp, una delle cinque scienziate e scienziate giunti a Cape Canaveral per seguire il lancio. Sono solo una piccola parte delle decine di professionisti dell’Inaf che negli ultimi dieci anni si sono dedicati al progetto per arrivare a questo giorno, quello del decollo. «Mi sento emozionata come una bambina quando arriva la sera di Natale», ha detto ancora Battaglia, «ogni progetto è unico, satelliti come questo sono prototipi e vediamo tanti anni di lavoro andare su in quei pochi secondi».


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