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Meloni ad Assolombarda: «Grazie a noi la Ue parla di sovranità. Otterremo il Pnrr ad ogni costo» – Il video

03 Luglio 2023 - 10:56 Redazione
La premier: «Se qualcuno vuole rimanere a guardare vorrà dire che quando avremo terminato avrà imparato una lezione»

Un intervento ad ampio respiro quello che Giorgia Meloni ha svolto oggi all’assemblea di Assolombarda, presenti anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, e il governatore della Regione, Attilio Fontana. Molti i temi toccati, a cominciare dalla proposta che gli investimenti sulla transizione ecologica siano scomputati dal calcolo del rapporto Deficit/Pil: «Non può ritenersi che noi per avviare la transizione ecologica possiamo smantellare la nostra economia e le nostre imprese, la transizione ecologica e la sostenibilità ambientale devono camminare di pari passo con la sostenibilità sociale ed economica», e quindi «per noi è prioritaria la sfida di scomputare quegli investimenti dal calcolo rapporto debito Pil». La premier si è detta soddisfatta dei dati economici: «L’Italia ha mostrato una ripresa post-Covid che ci consegna una economia in crescita oltre le aspettative, con la stima di una previsione al rialzo a +1,2% nel 2023, una crescita superiore alla media Ue, superiore alle principali economie continentali, 0,7% per la Francia, 0,2 quando va bene per la Germania: stiamo dimostrando una affidabilità maggiore rispetto al resto dell’eurozona». Sulle materie prime e sull’industria si lavora con «un approccio congiunto per una Ue che oggi inizia a parlare nientemeno che di sovranità, cosa impensabile qualche mese fa quando veniva confuso con un approccio autarchico, una pericolosa tendenza dei partiti di destra». Un nuovo modo di agire anceh sull’ambientalismo: «Siamo riusciti a imporre il principio della neutralità tecnologica, assieme alla Francia: se dopo il 2035 sarà possibile immatricolare ancora motori endotermici lo si deve soprattutto a noi». Impegno, infine, sui fondi Pnrr, per i quali la terza rata non è ancora sbloccata: «Non è in gioco il governo ma la modernizzazione dell’Italia e la sua credibilità a livello internazionale. C’è chi tifa perché si fallisca come se non fosse interesse» di tutto il Paese. «Vi assicuro che i fondi li metteremo a terra costi quel che costi, modificheremo le parti che non vanno bene privilegeremo il profilo strategico» negli investimenti. «Se qualcuno vuole rimanere a guardare vorrà dire che quando avremo terminato avrà imparato una lezione».

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