A Roma gli eredi di “Free Park”: la vendetta dei residenti contro l’auto parcheggiata sullo scivolo per disabili

L’episodio di via Valsolda attira tante reazioni positive ma anche critiche

Sembra aver fatto breccia l’idea di «Free Park» di punire i parcheggiatori molesti a Roma. Dopo le scritte con la bomboletta spray sulle portiere, nella capitale spuntano nuovi metodi di creativi per segnalare le auto che infrangono il divieto di sosta. In via Valsolda, nei pressi del quartiere Nomentano, un Suv Volkswagen ha pensato bene di parcheggiare sullo scivolo disabili di una pista ciclabile. La vendetta è presto servita: quello stesso blocco para pedonale, spostato dal conducente per poter parcheggiare, viene piazzato sul cofano dell’auto. A raccontare la vicenda è la pagina Facebook Informazione365.net. «Un tipo distinto con il suo Suv Volkswagen non trova posto. Così dopo un paio di giri, l’idea geniale: sposta il blocco parapedonale dallo scivolo disabili di una pista pedonale e ciclabile e ci piazza la sua auto – si legge nel post social -. Dopo poco, però, passa qualcuno e nota la “furbata”. E decide di rimettere al suo posto il parapedonale, esattamente dove era. Ne vien fuori una foto singolare, con il blocco (non pesantissimo, sembra) piazzato sul cofano della macchina nuova di zecca». Come già successo con il giustiziere fai-da-te «Free Park», anche in questo caso le reazioni sono diverse: «Ha fatto benissimo, io avrei fatto pure peggio», commenta un utente. Oppure: «Doveva essere di cemento, altroché». Ma c’è anche chi stigmatizza questo genere di comportamenti e parla di clima da far west. «Rispondere all’inciviltà con l’inciviltà non è mai la mossa giusta», commenta un altro utente.


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