Cristiano Ronaldo spara a zero sulla Serie A: «Era già morta quando ci arrivai: presto il calcio saudita sarà meglio di quello europeo»

Il calciatore portoghese graffia dopo l’amichevole estiva del suo Al Nassr (persa 5-0 contro il Celta Vigo) e lancia una frecciatina anche a Leo Messi

Non ha rimpianti, il «vecchio» Cristiano Ronaldo, né per l’Italia né per l’Europa. E lo dice a chiare lettere, perfino ruvide, all’inizio della preparazione della nuova stagione calcistica. Una stagione che vedrà il campione portoghese impegnato con il suo nuovo club, l’Al Nassr, dove è approdato alla fine del 2022, dopo la traumatica rottura con il Manchester United. Dall’esilio dorato in Arabia Saudita – dove si è aggiudicato un contratto che gli frutta nel complesso circa 190 milioni di euro l’anno – CR7 assicura di non avere alcuna nostalgia per i diversi campionati europei in cui ha giocato: men che meno per quello italiano. «La Serie A, quando sono arrivato, era un campionato morto, poi si è ringiovanito», ha graffiato l’ex attaccante della Juventus parlando al termine dell’amichevole estiva contro il Celta Vigo, persa 5-0 dal suo Al Nassr. «L’Europa è una porta completamente chiusa, ho 38 anni e mezzo», ha proseguito CR7, secondo il quale «l’Europa ha perso molta qualità. L’unico campionato che per me resta di livello superiore a tutti gli altri è la Premier. La Liga non è forte come una volta, idem la Bundesliga». Meglio il campionato saudita, allora? Non rispetto alle maggiori leghe europee, ma la Saudi Pro League è già oggi «molto meglio della Mls», il campionato Usa nel quale è sbarcato ufficialmente proprio in questi giorni l’arco-rivale di tutta la carriera Leo Messi (all’Inter di Miami). «Questo torneo sarà molto competitivo. Ho detto che lo sarebbe diventato entro tre anni, ma se continua di questo passo già nei prossimi mesi supererà facilmente i campionati turco e olandese», sostiene il campione portoghese. Che comunque non ha dubbi sul suo, di impatto: «Dove va Cristiano c’è più interesse: è successo anche in Arabia, mi sento al 100% il pioniere e sono sicuro che presto verranno altri campioni». 


Leggi anche: