Colpo di scena ai Mondiali di scherma, l’ucraina Kharlan torna in gara: il dietrofront dopo la mano negata all’avversaria russa

L’ucraina si era rifiutata di stringere la mano all’avversaria russa sconfitta, facendo scattare per lei la sospensione

Potrà tornare in gara la sciabolatrice ucraina Olga Kharlan, dopo che la federazione mondiale di scherma ha rivisto la decisione di “sospensione” per il caso con l’avversaria russa Anna Smirnova. Dopo averla battuta in pedana, Kharlan si era infatti rifiutata di stringerle la mano, porgendole solo la spada. L’atleta russa aveva poi protestato, occupando la pista stando seduta per oltre mezz’ora. Kharlan potrà gareggiare ora nella prova a squadra ai Mondiali di Milano, grazie alla decisione dell’Esecutivo della Fie, unico organo che ha il potere di intervenire sulle decisioni dei giudici durante il Mondiale. Secondo i dirigenti della federscherma mondiale, l’ucraina Kharlan ha fatto un gesto in buona fede, porgendo la spada all’avversaria così come previsto dal protocollo Covid ancora in vigore all’inizio dei Mondiali. Una decisione che arriva anche dopo il richiamo del Cio, che aveva chiesto maggiore comprensione nei confronti degli atleti ucraini.


Nella giornata di ieri, giovedì 27 luglio, l’ente che governa lo sport mondiale e il movimento olimpico ha chiesto alle federazioni internazionali delle varie discipline di mostrare «sensibilità» nei confronti degli atleti ucraini. Dichiarazione, questa, che ha immediatamente suscitato l’ira di Mosca. Per il presidente del Comitato olimpico russo, Stanislav Pozdnyakov, ex fuoriclasse della scherma e vincitore di 3 ori olimpici e 10 mondiali, il Cio «si è schierato in un conflitto politico, e ha cominciato ad agire nell’interesse di una delle parti». Le autorità ucraine avevano autorizzato Kharlan, quattro volte campionessa del mondo e medaglia di bronzo ai Giochi di Londra e Rio (2012 e 2016), ad affrontare ai mondiali di scherma a Milano la rivale russa. In precedenza, agli ucraini era vietato prendere parte a competizioni in cui sono presenti cittadini russi o bielorussi, ad eccezione del tennis in cui i giocatori gareggiano a titolo individuale. D’ora in poi, gli atleti ucraini potranno prendere parte alle competizioni internazionali, a condizione che russi e bielorussi si allineino sotto uno stendardo neutrale. Per il Cio, questa nuova linea «consentirà agli ucraini di qualificarsi per i Giochi Olimpici di Parigi 2024».


«Una decisione importante per me e per il mio Paese»

La sciabolatrice ucraina Olga Kharlan, dopo la decisione della Federazione internazionale di scherma di riammetterla ai Mondiali in corso a Milano, ha ringraziato il Comitato Fie. «La cosa più importante per gli atleti è poter competere. Nel mio caso è davvero importante per la mia famiglia, per la mia squadra e per il mio Paese. In questi giorni difficili per me ho trovato la forza per gareggiare e ringrazio per la decisione», ha detto Kharlan.

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