Cosa accadrebbe se Zelensky venisse assassinato? Il piano di Kiev per continuare la guerra e scegliere un nuovo leader

«Politico» ricostruisce il meccanismo istituzionale che si attiverebbe in caso di morte del presidente ucraino

Fin dal 24 febbraio 2022, primo giorno dell’invasione russa in Ucraina, circolano indiscrezioni più o meno verosimili delle strategie messe a punto dal Cremlino per assassinare Volodymyr Zelensky. Ma cosa accadrebbe se il presidente ucraino venisse ucciso durante il conflitto? A svelarlo è un articolo di Politico, che ha ricostruito i piani elaborati dal governo di Kiev per affrontare la situazione. La premessa è che ad oggi Zelensky è protetto da un sistema di protezione molto rigoroso, che copre ogni suoi spostamento. Anche il più perfetto dei sistemi non costituisce però una garanzia assoluta contro gli attentati del nemico. Ed è per questo che negli scorsi mesi alcuni viaggi all’estero del presidente ucraino sono stati annullati all’ultimo momento – per esempio uno in Bulgaria – proprio a causa di una fuga di notizie. Allo scudo ucraino per difendere il presidente si aggiunge poi quello dei partner occidentali, con gli americani che secondo alcune rivelazioni trapelate lo scorso anno avrebbero allestito una «difesa a cerchi» per proteggere il leader di Kiev.


Il possibile successore

Ma cosa accadrebbe se tutte le precauzioni non dovessero bastare e i sistemi di difesa dovessero rivelarsi più fragili del previsto? In caso di morte di Zelensky, spiega Politico, ad assumere la guida del Paese sarebbe il presidente del parlamento Ruslan Stefanchuk. Alle sue spalle si formerebbe poi un consiglio straordinario composto da Andrii Yermak – attuale responsabile dell’ufficio presidenziale -, dal ministro degli Esteri Dmytro Kuleba e da quello della Difesa Oleksii Reznikov. Il problema semmai sarebbe riuscire a navigare la nave attraverso la tempesta senza più poter contare sul leader carismatico che ha affrontato la battaglia fino a quel momento. Stefanchuk gode infatti di un basso indice di fiducia: circa il 40 per cento, meno della metà di quello di Zelensky.


Come cambierebbe la guerra

Se la guida provvisoria del presidente del parlamento ucraino non dovesse rivelarsi efficace, il compito potrebbe passare a qualcun altro. Intervistato da Politico, Adrian Karatnycky – storico membro dell’Eurasia Center del Consiglio Atlantico – ha già in mente il possibile successore di Zelensky: Serhiy Prytula, anche lui un ex personaggio televisivo che gode di un altissimo indice di fiducia. In ogni caso, nota Karatnycky, un’eventuale morte di Zelensky non minerebbe la possibilità dell’Ucraina di vincere la guerra. «Il Paese ha raggiunto un punto di sostanziale solidarietà e unità nazionale, quindi se accadesse qualcosa di terribile a Zelensky non sarebbe così decisivo come si potrebbe pensare. Non voglio dire che Zelensky non sia affatto irrilevante per questo, ma penso che l’unità del Paese sia la cosa indispensabile», spiega Karatnycky. Un eventuale assassinio di Zelensky potrebbe avere più conseguenze sulla visione internazionale del conflitto che sugli ucraini stessi. La retorica del leader di Kiev, sottolinea Politico, ha catturato il cuore del pubblico occidentale. E una sua eliminazione potrebbe lasciare molte persone incerte su cosa fare dopo.

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