La battaglia (postuma) sull’influencer crudista fra esperti che non l’avevano mai sentita nominare

Nessuno si è mai occupato di Zhanna, che era del tutto sconosciuta in Italia. Eppure il giorno dopo la sua morte fioriscono esperti della sua storia

La povera influencer crudista russa Zhanna Samsonova, che per nome d’arte aveva scelto Zhanna D’Art, ma che su Instagram alla quinta modifica di identità dal 2017 figurava ora come “rawveganfoodchef”, era del tutto sconosciuta in Italia prima di morire il 21 luglio scorso in Thailandia, dove viveva. Il solo rapporto social con un italiano da lei costruito è quello con lo chef vegano Gaetano Cerasuolo, che gestisce fra l’altro una tripperia vegana a Firenze. Nessuno si è mai occupato di Zhanna, che era del tutto sconosciuta in Italia. Eppure il giorno dopo la sua morte fioriscono esperti della sua storia che sentenziano come la conoscessero da anni a fondo. Fra questi un’altra influencer come Selvaggia Lucarelli, che se la prende con alcuni siti (fra cui Open) tralasciando però allegramente il sito del quotidiano per cui lavora, Il Fatto quotidiano, che ha dato la notizia della sua scomparsa nello stesso identico modo, definendo Zhanna “influencer crudista vegana”.


Secondo gli “esperti del giorno dopo alla Lucarelli” non si potrebbe definire “crudista vegana” Zhanna, perché lei sarebbe certamente morta di anoressia, come mostrerebbero alcune fotografie del suo account. A conferma di questa tesi viene citato un presunto ex vicino di casa, che avrebbe dichiarato come Zhanna fosse sotto cure mediche da lei rifiutate, e la madre che sosterebbe lei sia morta per una infezione contratta.


Di cosa è morta Zhanna?

Non ci sono certezze in realtà sulla vita e sulla fine di Zhanna, né testimonianze attendibili essendo anonime (quella citata è stata raccolta dal Daily Mail). A dire il vero nemmeno la certezza del suo ruolo da “influencer”, perché non aveva molti seguaci e l’account più che raddoppiato post mortem risulta alle 14 del 2 agosto 2023 avere 18.300 follower, di cui 2 mila raccolti solo nella mattinata di questo stesso giorno. Secondo l’Internet wayback machine il suo profilo Instagram è stato notato per la prima volta solo il 31 luglio scorso, quando si è divulgata la notizia della morte: la donna russa non era quindi un punto di riferimento nemmeno per il popolo vegano.

A scorrere le foto e i filmati del suo account Zhanna alternava anche in tempi ravvicinati periodi di magrezza estrema con altri periodi in cui sembrava più in salute. Lei stessa però sembrava attribuire alla sua alimentazione questi cambiamenti. Il 7 giugno scorso postava la sua foto e un filmato con un frutto esotico thailandese scrivendo: «È finalmente la stagione della frutta in Thailandia! Questo è il momento più atteso! Tempo di ingrassare!». Come se in attesa dell’inizio della stagione «per ingrassare» lei stessa avesse quasi digiunato.

Zhanna 7 giugno 2023 (Instagram)

Ben diversa la serie di fotografie postate come storie secondo Instagram “3 settimane fa”, ai primi di luglio. In queste Zhanna sembra davvero assai provata nel fisico e probabilmente anoressica. Il problema è che non sappiamo in quale data reale siano state scattate quelle foto. Lei era in Thailandia a giugno, e in Thailandia è morta il 21 luglio. Ma quelle immagini in cui è vestita da autunno-inverno sono incompatibili con il clima di quel paese a luglio. E assai probabilmente sono state scattate in Russia forse anni prima. Un di quelle foto infatti è accompagnata da una scritta in cirillico. Sopra dice: «PRESTO A CASA! RACCOGLIAMO I BIGLIETTI!». E sotto aggiunge: «CARI AMICI, APPREZZO MOLTO LA VOSTRA ATTENZIONE E IL VOSTRO SOSTEGNO.RICEVO OGNI GIORNO MESSAGGI DA PARTE VOSTRA CON OFFERTE DI AIUTO E LE VOSTRE PAROLE DI SOSTEGNO MI DANNO LA FORZA PER UN VELOCE RECUPERO!». Sapeva di stare male e per quello era tornata a casa in Russia. Ma era convinta di guarire, come poi probabilmente a vedere le altre foto dell’ultimo anno è avvenuto.

(in copertina Zhanna nell’aprile 2022, foto Instagram)

Leggi anche: