Torino, chiude l’asilo di Stellantis voluto da Marchionne: «Con lo smart working “Baby Mirafiori” non serve più»

L’azienda assicura che i dipendenti riceveranno compensazioni economiche da sfruttare in strutture convenzionate

I dipendenti di Mirafiori dovranno trovare un altro asilo nido per i loro bambini. Stellantis, infatti, ha ufficialmente chiuso il nido aziendale Mirafiori Baby che aveva aperto nel 2007 su iniziativa dell’allora Ceo di Fiat Sergio Marchionne. L’annuncio era già arrivato ad aprile, ma l’addio è comunque difficile. Il 31 luglio è stato l’ultimo giorno in cui la struttura di corso Settembrini a Torino è rimasta aperta. Appesi all’ingresso c’erano i palloncini con tristi messaggi lasciati da genitori e dipendenti per dire addio a una realtà ormai consolidata. «Dopo 17 anni qui non c’è più un asilo», si leggeva sulla porta. La nuova normalità sarà sicuramente mono comodo, ma Stellantis assicura che «non toglie l’asilo nido ai figli dei suoi dipendenti».


Le strutture convenzionate

Una percentuale della retta verrà elargita ai lavoratori di Mirafiori che potranno così portare i loro bambini in strutture convenzionate a Torino e provincia. La decisione è stata motivata dalla compagnia citando la diffusione dello smart working, a causa della quale non viene più ritenuto necessario avere un asilo aziendale. Effettivamente la capienza di Baby Mirafiori non è stata sfruttata a pieno nell’ultimo anno, si legge sull’Ansa. Dei 75 posti disponibili, solo 48 sono stati occupati da bambini tra i tre mesi e i tre anni che potevano godere di un’area giochi di 400 metri quadrati aperta dalle 7.30 alle 19.30 con orari di entrata e ingresso flessibili. Stellantis stima che dall’anno prossimo saranno 26 i bambini per i quali le famiglie dovranno trovare una struttura alternativa.


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