Puglia, l’assessore e la frisa a 20 euro: «Io la mangio a casa. E non c’è nessun rischio-Briatore»

Il responsabile del turismo Gianfranco Lopane: non temiamo l’Albania

In questi giorni si parla del caro-estate in Puglia. Gli imprenditori del turismo dicono che attraverso i rincari fanno selezione all’ingresso e che la regione deve smettere di puntare sul turismo di massa per passare a quello vip. Intanto c’è chi denuncia stangate: fino a 500 euro per le famiglie che vogliono concedersi una domenica al mare. Ma l’assessore al turismo Gianfranco Lopane in un’intervista all’edizione barese di Repubblica replica dicendo che l’Albania, indicata come meta alternativa e più economica, non è un modello. E sui prezzi impazziti, come quello di una frisa salentina a 20 euro, risponde «io la mangio a casa e comunque la mangerei anche fuori. Le nostre friselle hanno un sapore legato alle capacità dei produttori di panificare o di fare olio».


Le spiagge libere

Secondo gli osservatori la Puglia registrerà un arretramento delle presenze per turismo quest’anno, così come la Sicilia, la Sardegna e la Calabria: «Quello che posso dare come dato certo è che la Puglia cresce nel primo semestre del 10 per cento rispetto al 2022 che era già un anno di crescita. A luglio i passeggeri sono aumentati, passando da 1.227.000 a 1.320.000. E di questi, cinquecentomila sono stranieri», esordisce. Poi aggiunge che «il mercato turistico è completamente cambiato, non possiamo pensare alle vacanze di tre lustri fa. Ora si tende a fare più periodi di vacanze con periodi più corti, gli short break. Se non si coglie questo non si capisce come sta cambiando il mondo». Anche sulle spiagge libere diminuite l’assessore non concorda: «Posso testimoniare che il versante ionico, che ho visitato nell’ultimo mese, lascia assolutamente libero l’accesso a intere spiagge molto apprezzabili. Vieste ha litorali attrezzati alternati a spiagge libere e poi c’è il caso di eccellenza di Margherita di Savoia».


Il rischio di “briatorizzarsi”

Sul rischio di diventare una location nello stile di quelle di Flavio Briatore invece è categorico: «Continuo a pensare che la Puglia debba essere la terra dell’accoglienza totale. Far star bene tutto, al di là delle dimensioni del portafogli. La Puglia è la regione ha sempre aperto a qualsiasi fenomeno migratorio. Se ci fosse stata la briatorizzazione, Briatore avrebbe investito in Puglia, che invece vuole rimanere autentica, investendo sull’infrastrutturazione dei cammini, sul cicloturismo, sull’outdoor, sulla ricettività all’aperto nelle casette o nelle bubble room, sull’enogastronomia, sulla programmazione culturale».

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