Sassuolo, 24enne cerca lavoro come babysitter: «Ti pago 200 euro l’ora se ti vesti sexy». Il padre pubblica le chat

L’uomo si è presentato sotto il falso nome di Giada Biondi, spacciandosi per una ragazza che aveva in precedenza lavorato per lo stesso datore di lavoro

Cercava lavoro come babysitter, ha risposto a un annuncio, ma si è sentita rispondere che se avesse accettato di fare le pulizie in abiti sexy avrebbe preso fino a 200 euro l’ora. È quanto successo a una ragazza di 24 anni che si è subito mobilitata contro quello che si è presentato come persona in grado di offrire un lavoro a una ragazza giovane. La 24enne si è diretta ai carabinieri, assieme al padre, e ha denunciato la vicenda, dichiarando poi di averlo fatto soprattutto per tutte coloro che avrebbero potuto cascare in quest’offerta pericolosa e fuori luogo perché in una condizione di fragilità economica. Il padre ha poi reso pubbliche le chat tra la figlia e l’uomo su un gruppo Facebook dedicato alla città di Sassuolo. Secondo il racconto del genitore della ragazza, l’uomo si è presentato sotto falso nome, quello di Giada Biondi, spacciandosi per una ragazza che aveva in precedenza lavorato per lo stesso datore di lavoro e le ha proposto un lavoro per le pulizie, per un paio d’ore, due volte alla settimana.


Spunta una (presunta) seconda vittima

«Si parte da 10 euro l’ora, poi se a te interessa guadagnare di più c’è la possibilità di farti guardare mentre pulisci e lì fai te il prezzo. Dipende da come vai vestita. E riesci anche in un’ora a prendere 200 euro», le ha risposto la falsa Giada Biondi. Da qui la 24enne si è fermata e ha intuito che c’era qualcosa che non andava. «Mia figlia ha capito tutto subito, ma cosa può accadere se viene contattata una ragazzina che ha bisogno di soldi e che ingenuamente accetta? A cosa verrà sottoposta quando andrà a fare quelle fantomatiche pulizie?», commenta il padre della giovane. «E avrà il coraggio di dirlo o tacerà per la vergogna di essere caduta in un tranello? Bisogna che chi fa cose del genere venga individuato e fermato dalle forze dell’ordine. È troppo pericoloso», aggiunge. A seguito dell’emergere di questa storia, un’altra ragazza ha riferito di essere stata contattata dallo stesso profilo e con le stesse modalità.


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