Zuckerberg perde la pazienza con Musk: «Non conferma la data e prende tempo, non è serio». E spunta la proposta di Nardella

Lo sfogo su Threads del fondatore di Meta: «Prima dice che deve operarsi, poi mi propone un incontro di prova nel mio giardino». Il sindaco di Firenze candida la città a una «sfida tra menti»

Il tira e molla sull’incontro di arti marziali miste tra Mark Zuckerberg ed Elon Musk, che sembrava una provocazione e invece poi ha preso corpo, continua. Quest’incontro non s’ha da fare. Ancora. Poi ci sarà un altro tweet, un altro botta e risposta, e forse qualcosa cambierà. Ma nel frattempo, rimane il post di Zuckerberg che sul suo social Threads sembra perdere la pazienza con il patron di Tesla. «Penso che siamo tutti d’accordo che Elon non fa sul serio, è ora di andare avanti», scrive ai suoi follower il fondatore di Meta, «gli ho offerto un vero appuntamento. Dana White – presidente della federazione di Mma della Ultimate Fighting Championship – si è offerto di farne una gara legittima per beneficenza. Elon non ha confermato la data, ha detto che deve operarsi e ora chiede di fare un giro di prova nel mio giardino. Se Elon vuole davvero organizzare un vero appuntamento e un evento ufficiale, sa come contattarmi. Altrimenti, è ora di andare avanti. Mi concentrerò sulle gare con persone che prendono sul serio questo sport». Pare infatti che nelle ultime ore il fondatore di X Corp. abbia contattato il collega chiedendogli di organizzare un mini incontro di preparazione nel giardino di casa, a Palo Alto. Una richiesta che ha indispettito Zuckerberg, che gli avrebbe risposto di «allenarsi individualmente» e ricontattarlo quando sarà «in grado di combattere».


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La proposta del sindaco di Firenze

E se ancora non è chiaro quali siano le intenzioni di Musk, in Italia diverse località hanno offerto la loro candidatura per ospitare l’incontro: dalla Calabria a Toarmina, da Roma a Pompei fino a Benevento. Tra le ultime, anche Firenze. Ma la proposta di Dario Nardella va un po’ controcorrente. Invece di offrire un’arena di combattimento, il sindaco vorrebbe trasformare l’incontro in una sfida tra menti, «uno “scontro” di idee e di visioni sul futuro», come ha detto a la Repubblica, «in piazza della Signoria, perché Palazzo Vecchio è stato teatro della sfida di due grandi menti come Leonardo e Michelangelo». Nardella poi spiega le ragioni storiche della candidatura: «Nel 1504 furono commissionati due affreschi per il Salone dei Cinquecento: a Leonardo da Vinci la Battaglia di Anghiari, a Michelangelo la Battaglia di Cascina. Gli storici dell’arte parlarono della grande sfida artistica tra due geni del Rinascimento. Cinquecento anni dopo potrebbe essere ricordata con la sfida intellettuale tra due figure straordinarie della nostra epoca». Anche se poi la sfida artistica non ci fu perché Michelangelo non realizzò l’affresco, come ricorda il giornalista. «Ma tutti i contemporanei ne parlarono come della grande sfida tra i due», incalza il sindaco, «e idealmente possiamo riallacciarla a questo. E farla tra due geni della contemporaneità. Perché secondo me Musk e Zuckerberg lo sono». 

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