Roma, ferito in casa dalla polizia: il vicino ha aperto la porta con una lastra per i raggi x

Il 32enne Tommaso Ascenzi è stato raggiunto da un colpo di pistola sparato da un poliziotto

Spunta un altro retroscena sulla vicenda che ha coinvolto l’imprenditore 32enne Tommaso Ascenzi, ferito da un colpo di pistola sparato da un poliziotto entrato in casa sua dopo un allarme. Secondo la versione dei legali, scrive Repubblica, a spalancare l’entrata dell’appartamento in via Antonimina alla Romanina sarebbe stato un vicino di casa di Ascenzi, ex appartenente delle forze dell’ordine. «Il condomino – spiega l’avvocato del 32enne, Mario Murano – sarebbe lo stesso che aveva chiamato il 112 per segnalare qualcosa di strano in casa di Ascenzi, si temeva un furto in atto». Quando è arrivata la polizia sul posto, «l’ex appartenente alla forze dell’ordine avrebbe fornito una lastra di Raggi X per aprire la porta di ingresso», ha concluso il legale. Una ricostruzione alla quale stanno cercando riscontro la squadra mobile e la procura di Roma. Il poliziotto che ha sparto il colpo, in servizio da 4 anni alla questura della Capitale e al momento spostato agli uffici, è indagato per lesioni personali aggravate.


Gli audio e i video

Le dichiarazioni del legale si vanno, così, ad aggiungere al file audio e video registrato dal sistema di audiosorveglianza in casa di Ascenzi dove si vede il 32enne – solo nella sua abitazione – avere uno scatto di rabbia. Nella sua ira, scrive Il Messaggero, l’imprenditore avrebbe iniziato a fare dei rumori, uditi dai vicini che hanno provato a contattarlo. Non ricevendo risposta, hanno pensato che in casa ci fosse un ladro e hanno, infine, allertato le forze dell’ordine. Arrivati sul posto, i poliziotti hanno iniziato a battere rumorosamente contro la porta di casa, uno di loro ha intimato: «Fermo! Fermo!». Poi, il colpo di pistola. La ricostruzione delle telecamere di sorveglianza sembra, inoltre, confermare la versione dei fatti di Ascenzi. Lui, intanto, – operato d’urgenza e per qualche giorno è rimasto in terapia intensiva – ha parlato con il padre. «Restano dei punti da chiarire ma mio figlio non stava facendo nulla quella sera. Era a casa sua quando un poliziotto armato è entrato e ha sparato il colpo che poteva ucciderlo», ha detto Pierluigi.


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