Il trucco dei catalani per tenere gli stranieri lontani dalle spiagge libere

Alcuni avvisi sono comparsi a Maiorca: diffondono falsi allarmi

I turisti anglofoni potrebbero esser sviati nelle spiagge spagnole più popolari dopo la comparsa di una serie di cartelli affissi sull’isola di Minorca. Sono tutti avvisi falsi, indirizzati ai turisti, che puntano ad allontanare i visitatori. Alcuni cartelli affermano che ci sono meduse sulla riva, altri che ci sono massi in caduta sulla scogliera o contaminazione delle acque reflue, mentre altri affermano che la spiaggia è chiusa o che ci vogliono quasi tre ore per raggiungerla a piedi, nonostante sia a poche decine di metri di distanza. Le scritte, rigorosamente in inglese, sono accompagnate da una dicitura piccola in catalano. Un esempio? Nell’avviso di un nuotatore circondato dalle meduse la scritta catalana recita «spiaggia aperta, vietata alle meduse e agli stranieri».


Secondo quanto riporta l’Independent gli avvisi sono opera di Manacor Caterva, attivisti che si battono contro il turismo di massa. Un comunicato stampa del gruppo, condiviso sul Majorca Daily Bulletin critica «il sovraffollamento turistico di cui soffre Maiorca» e afferma che «le calette delle Baleari sono state espropriate dal turismo». «Un’altra espressione – spiegano di come il capitalismo utilizzi un’attività economica come il turismo, portandola all’estremo e prosciugando liberamente la terra ed estraendo il massimo plusvalore dai lavoratori». Maiorca è la più grande delle isole Baleari spagnole e ha una popolazione locale di circa 876 mila abitanti, di cui circa la metà vive nel capoluogo, Palma di Maiorca. Il turismo rappresenta circa il 75% della produzione economica totale dell’isola.


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