Lollobrigida: «In Italia i poveri mangiano meglio dei ricchi». Lo sgomento di Schlein: «La gente fatica a fare la spesa» – Il video

Per il ministro dell’Agricoltura il nostro Paese si distingue da altri, come gli Usa, dove la divaricazione sociale nelle abitudini alimentare punisce chi ha redditi più bassi

«In Italia abbiamo un’educazione alimentare interclassista: spesso i poveri mangiano meglio, perché comprano dal produttore e a basso costo prodotti di qualità. In Paesi come gli Stati Uniti, invece, c’è una divaricazione sociale, tra chi ha più soldi e mangia meglio e chi ne ha meno e compra cibo di scarsa qualità, anche a causa di elementi condizionati, come il Nutriscore». A parlare è il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, intervenendo al Meeting di Rimini di Cl, nel corso dell’incontro Food Security e sostenibilità. Una divaricazione sociale che, spiega il ministro, si porta con sé anche un riflesso sulle condizioni di salute. «Gli Usa sono un grande popolo, possono insegnarci molte cose, ma non a mangiare. E lo sanno anche loro. Il sovrappeso negli Usa è al 77% rispetto al 36% della media europea e il problema è concentrato in fasce più basse», paragona. «Produrre cibo di qualità ha costi diversi e va spiegato a nazioni che non hanno questo elemento che contraddistingue la loro educazione alimentare», ha aggiunto.


Il contorcanto di Schlein: «Gli italiani faticano a fare la spesa»

Le parole di Lollobrigida lasciano di stucco Elly Schlein che lo taccia di vivere fuori dalla realtà. Al suo arrivo alla Festa dell’Unità di Bologna, la leader del Pd ha commentato: «Io mi occupo soprattutto di quegli italiani che fanno fatica a fare la spesa, sono tanti, nonostante abbia visto che purtroppo c’è qualche ministro che pensa che i poveri mangino meglio dei ricchi. Non c’è neanche bisogno delle parodie quando c’è un governo che vive su un altro pianeta»


Cucina italiana patrimonio dell’Unesco

Ma Lollobrigida nel suo intervento ha tirato dritto sulla sua tesi puntualizzando: «Per questo abbiamo presentato la candidatura della cucina italiana come patrimonio dell’Unesco». Il ministro ricorda che «la candidatura è stata presentata negli scavi Pompei. Viaggerà – prosegue – per 31 porti del mondo sulla Amerigo Vespucci, l’abbiamo illustrata anche a New York per raccontare agli statunitensi la qualità della nostra cucina». L’obiettivo del governo è quello di dimostrare come la cucina italiana rappresenti «qualità di produzione, ricerca e cultura».

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