Scandalo al British Museum per il furto dei reperti: il direttore Hartwig Fischer si dimette

«Il museo non ha risposto prontamente. La responsabilità di questo fallimento spetta in ultima analisi al direttore»

Il direttore del British Museum, Hartwig Fischer, si è dimesso dopo i furti di manufatti che ci sono stati negli ultimi anni e che la scorsa settimana hanno portato al licenziamento di un dipendente che rivendeva i reperti online. Fischer spiega che le motivazioni sono le «gravi carenze in termini di sicurezza» che ci sono state e che «la responsabilità di questo fallimento spetta in ultima analisi al direttore». E ha aggiunto: «Il museo non ha risposto in modo così esauriente come avrebbe dovuto». Il riferimento è a quando nel 2021 spuntò la prima denuncia dei furti.


I fatti

I vertici del museo, infatti, erano a conoscenza del fatto che un membro dei dipendenti sottraeva elementi dalla collezione da ben tre anni, ma nessuno è mai intervenuto. Il cambio dello staff, però, ha cambiato anche le carte in tavola. Il museo ha subito imposto «misure di emergenza» e sul caso sono intervenuti anche gli agenti di Scotland Yard. Anche se al momento non risulta alcun arresto. Dopo il licenziamento del responsabile dei furti, Fischer – oltre a scusarsi – aveva dichiarato: «Abbiamo rafforzato le misure di sicurezza e stiamo lavorando assieme a un gruppo di collaboratori esterni per compilare una lista definitiva di ciò che risulta scomparso, danneggiato e rubato».


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