Pordenone, ex militare si barrica armato in casa. In due video farneticanti le accuse ai carabinieri: «Mi spingete al suicidio»

La «ribellione» del 55enne, che aveva dato mostra di problemi di equilibrio psicofisico, nascerebbe dalla decisone della Questura di sequestrargli tutte le armi

Un uomo di 55 anni è asserragliato ormai da ore nella propria casa di Cordovado, in provincia di Pordenone, ed ha a sua disposizione molte armi. L’abitazione è stata circondata dai carabinieri, che stanno provando a convincerlo a lasciare l’appartamento, sinora senza esito. Nel pomeriggio il questore di Pordenone ha fornito una prima ricostruzione di quanto sta accadendo: il soggetto asserragliatosi sarebbe un ex militare, e il suo gesto estremo nascerebbe dalla decisione delle autorità di revocargli il porto d’armi, alla quale l’uomo si era opposto pervicacemente. «L’uomo asserragliato in casa a Cordovado, un 55enne già appartenente alle forze armate, oggi in pensione, ha nella propria disponibilità molti fucili per uso sportivo», ha detto il questore Luca Carocci all’Ansa. Aggiungendo che «i suoi atteggiamenti odierni derivano, con ogni probabilità, dalle puntuali verifiche dei nostri uffici che hanno permesso di evidenziare anomalie nell’equilibrio psicofisico di questo soggetto, all’atto del rinnovo del permesso per la detenzione delle armi». Il suo gesto deriverebbe dunque dal sequestro dell’armamentario in suo possesso che le forze dell’ordine si accingevano a compiere. Prima di barricarsi in casa, questa mattina l’uomo avrebbe raggiunto la piazza del paese – a torso nudo e mostrando una pistola – minacciando le persone presenti nei pressi della farmacia.


Negoziati a vuoto e video drammatici

In serata, dopo ore di infruttuosi negoziati tra l’uomo e le forze dell’ordine schierate davanti all’abitazione, l’ex militare ha pubblicato su YouTube due video, secondo quanto riporta l’Ansa, nei quali in stato di evidente alterazione vagheggia intendi suicidi e accusa i carabinieri stessi di istigarlo a compiere tale estremo gesto. Si tratta di due lunghi monologhi di 6 e oltre 7 minuti, a tratti farneticanti, diffusi rispettivamente alle 19.45 e poco dopo le 22. Nel primo, l’uomo ripete ininterrottamente, per centinaia di volte, di essere vittima di induzione al suicidio. Nel secondo, si rivolge al maresciallo dei carabinieri che avrebbe cercato da ore di convincerlo a desistere, gli chiede di mettersi nei suoi panni e accusa le forze dell’ordine di aver reagito in modo sproporzionato nella situazione. Nel secondo video si sente la sola voce dell’uomo nel buio totale: da ore infatti all’abitazione è stata staccata l’alimentazione elettrica. Il 55enne afferma comunque nei suoi monologhi di non aver alcuna intenzione di usare le armi contro qualcuno, né di commettere un’azione violenta. Sullo stesso canale YouTube l’uomo aveva postato altri video nelle settimane scorse, alcuni dei quali avevano indotto le forze dell’ordine a intervenire con i reparti speciali per sequestrargli le armi.


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