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Fondi europei per la ricerca: gli scienziati italiani secondi per numero di progetti finanziati

L'European research council ha premiato 57 proposte, ma soltanto 32 provengono da atenei della nostra Penisola. La Bocconi è prima

Un successo per i ricercatori italiani, meno per l’Italia. Questo è il quadro descritto dalla pubblicazione dei vincitori delle borse di studio Starting Grants finanziate dal Consiglio europeo della ricerca (ERC). Infatti, sono 57 i progetti dei connazionali che otterranno gli investimenti europei, ma soltanto 32 di loro lavorano all’interno di atenei o istituti di ricerca sparsi lungo la nostra Penisola. Se si tiene conto della sola nazionalità, l’Italia si aggiudica il secondo posto appena dietro la Germania con 66 ricercatori. Invece, sulla base della sede universitaria di appartenenza scendiamo al quarto posto con la Germania che sale a 87 grants, la Francia con 50 e l’Olanda con 44. La Bocconi ottiene sette borse di studio arrivando a un totale di 61 dall’istituzione dell’ERC nel 2007: è l’ateneo italiano più premiato. Quest’anno sono state 2.696 le proposte presentate all’istituto europeo, ma soltanto 400 hanno ottenuto un contributo economico che può arrivare fino al milione e mezzo di euro. Il totale dei finanziamenti per tutti i progetti è pari a 628 milioni di euro.

Milano regina d’Italia, Padova seconda

Se la Bocconi è ingorda con i suoi sette progetti finanziati dal valore totale di 10 milioni e mezzo di euro, a Milano la seguono il Politecnico con 3 borse e il San Raffaele con una. Più di un terzo dei grants che hanno sede in Italia sono quindi nella città lombarda. Dopo l’ateneo di via Roberto Sarfatti, l’università al secondo posto è Padova che ottiene 5,4 milioni di euro spalmati su quattro proposte. Bene anche il Cnr, la Scuola Superiore Sant’Anna e il Gran Sasso Science Institute con due progetti vincitori. Hanno ottenuto un solo finanziamento: l’Istituto Firc di Oncologia molecolare, la Sissa di Trieste, la Libera Università di Bolzano, l’Università di Torino, quella di Genova, di Pavia, di Firenze, l’Orientale di Napoli, il Politecnico di Bari, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e la Fondazione Bruno Kessler.

In aumento le ricercatrici

L’edizione di quest’anno ha premiato 171 donne per il loro progetto, il 43% del totale dei vincitori, con una distribuzione quasi equivalentre sui tre campi di ricerca finanziati dall’ERC: Life Sciences, Physical Sciences and Engineering, Social Sciences and Humanities. Rispetto al 2022 c’è stato un aumento del 4%. Una notizia positiva, soprattutto considerando i dati delle discipline STEM che vedono la componente femminile in minoranza rispetto agli uomini. Al contrario questi ultimi sono 228. Una persona invece non si identifica con nessuno dei due generi.

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