Islanda, la ripresa della caccia alle balene: uccisi i primi due cetacei

La pratica è ripresa dopo due mesi di stop. Il paese assicura che sarà meno crudele

Ad appena una settimana dal nuovo via libera alla caccia delle balene rilasciato dalle autorità islandesi lo scorso 31 agosto, i primi due cetacei sono stati uccisi. Le balenottere comuni sono state arpionate dalla compagnia Hvalur, ultima rimasta a cacciarle nel Paese. Oggi l’azienda le porterà sulle coste dell’isola. L’Islanda è uno dei soli tre Stati al mondo, assieme a Norvegia e Giappone, che ancora consente la caccia alle balene per scopi commerciali. La pratica è fortemente osteggiata dagli animalisti ed era stata bloccata il 20 giugno per via dei metodi utilizzati dai cacciatori. Perché causano eccessive e prolungate sofferenze agli animali le quali sono in contravvenzione dell’Animal Welfare Act (la legge sul benessere animale islandese).


«Maggiore benessere degli animali»

Gli arpioni esplosivi non uccidono subito i cetacei, che in certi casi sono rimasti in agonia per cinque ore. Formalmente si sarebbe potuto ricominciare già una settimana fa, ma le baleniere di Hvalur sono state occupate dagli attivisti fino a tre giorni fa. Dall’1 settembre la caccia – che era stata interrotta anche dal 1985 al 2006 e per un breve periodo a causa del Covid – ha potuto riprendere seguendo «regole dettagliate e severe sugli strumenti di caccia e i metodi, oltre che un’incrementata supervisione». Quest’ultima impone che ogni uccisione venga filmata in modo da comprovare il «miglioramento dal punto di vista del benessere degli animali» voluto dal ministero dell’Agricoltura e della Pesca.


L’esportazione in Giappone

La maggior parte delle balene viene cacciata per essere esportata in Giappone, dove la domanda di carne di cetaceo rimane tutt’ora relativamente alta. Lo stesso non si può dire del Paese nordeuropeo, dove la richiesta è inferiore ai limiti massimi consentiti. I cacciatori non possono uccidere più 209 balenottere comuni e 217 balenottere minori nella stagione, che solitamente si prolunga fino a metà ottobre. Ma la quota non è stata raggiunta lo scorso anno, quando sono state uccise 148 balenottere.

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