Simba La Rue rischia 4 anni di carcere, il raid nella faida dei trapper a Milano: «Sfregio e punizione ai rivali»

Attesa per fine settembre la decisione del tribunale di Milano sul trapper 21enne, accusato di lesioni e rapina per l’aggressione alla crew del rivale Baby Touché

Rischia una condanna a 4 anni e sei mesi di carcere il trapper Simba La Rue, al secolo Mohamed Lamine Saida, 21 anni, oltre a cinque condanne a pene comprese tra gli otto mesi e i quattro anni e due mesi nel processo con rito abbreviato sulla cosiddetta “faida tra rapper“. Due membri della crew di Simba La Rue, Dago Gapea e Marco Locatelli, erano stati già condannati, sempre con rito abbreviato, rispettivamente a sette anni e a due anni e nove mesi per rapina e lesioni. La vicenda risale al 1 marzo 2022, quando un 22enne e un pugile 27enne considerati vicini al gruppo del rapper Baby Touché sono stati aggrediti in via Settala, in zona Porta Venezia a Milano. Secondo quanto emerso dalle indagini, a colpire con un coltello era stato Gapea. Quella vicenda aveva portato il 9 giugno 2022 al sequestro e pestaggio del trapper rivale di Simba La Rue, Baby Touché, che nel frattempo ha deciso di non sporgere denuncia, in quella che la procura ha definito una «reticenza per una logica di banda».


Lo sfregio

Per Simba La Rue le accuse sono di lesione e rapina per l’aggressione in via Settala, commessa secondo le accuse «per sfregio e punizione» per «mortificare» la vittima, un ragazzo che faceva parte del gruppo rivale. In attesa della sentenza attesa per il 28 settembre, il pm Francesca Crupi ha chiesto anche quattro anni e due mesi per Mevljudin Hetem e 2 anni e 2 mesi per «concorso anomalo» per una ragazza imputata, che però avrebbe avuto un ruolo marginale nella vicenda.


Il processo per la sparatoria in corso Como

La giudice Rossana Mongiardo ha revocato i domiciliari per Simba La Rue, che resta comunque sotto obbligo di firma quotidiana. Il trapper è anche a processo davanti alla settima sezione penale con un altro trapper, Baby Gang, e altri ragazzi, per la sparatoria avvenuta nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 in via di Tocqueville, vicino a Corso Como, dove sono stati gambizzati due uomini di origine senegalese.

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