Simba La Rue sotto sorveglianza speciale per 1 anno e 8 mesi. I giudici: «È socialmente pericoloso»

Accolte solo in parte le richieste dei carabinieri e della procura milanese che avevano chiesto 24 mesi e obbligo di soggiorno

Il Tribunale di Milano ha riconosciuto la pericolosità sociale al trapper Simba La Rue, nome d’arte di Mohamed Lamine Saida, disponendo la sorveglianza speciale per 1 anno e 8 mesi. I giudici della Sezione autonoma misure di prevenzione, presieduta da Fabio Roia, hanno accolto in parte la richiesta avanzata negli scorsi mesi dai carabinieri e dalla Procura milanese che, per la «pericolosità sociale», chiedevano 24 mesi di sorveglianza speciale e l’obbligo di soggiorno. Il trapper è imputato in due processi assieme ad altri giovani della crew: quello sulla faida tra rapper, con rito abbreviato, e quello sulla sparatoria della scorsa estate vicino a corso Como, con rito ordinario. A inizio marzo aveva lasciato i domiciliari per tornare in carcere. In passato due analoghe richieste di sorveglianza speciale per Baby Gang, trapper amico di Simba arrestato e imputato per la vicenda della sparatoria erano state respinte dai giudici.


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