L’intervento di Bebe Vio alla Camera: «Miei cari giovani, poche scuse e lavorate»

L’atleta paralimpica parla della scuola, dell’università e della sua realizzazione personale

La schermitrice italiana ed atleta paralimpica Bebe Vio è intervenuta ieri alla Camera per la celebrazione dei 75 anni della Costituzione. Nel suo intervento, ripreso oggi da La Stampa, ha parlato prima dell’importanza dell’istruzione: ««Io l’ho sempre vista come un mezzo per ottenere quello che vorrei nella vita. Tutti noi abbiamo un sogno. E l’istruzione ci dà la possibilità e il potere di poterci arrivare. Per riuscire a realizzare i nostri sogni la cosa indispensabile è riuscire a trasformarli in obiettivi. Per me la scuola è sempre stato quel luogo stupendo dove potevo fare squadra con i miei compagni di classe. Sono entrata in nazionale a 14 anni, però i miei compagni di classe sono sempre stati la mia fortuna. Io tornavo da qualsiasi gara e i miei compagni di classe mi spiegavano una materia e mi davano una mano. Adesso mi sono finalmente laureata».


Gli obiettivi

Vio dice che la laurea «è stata un’impresa, però ce l’ho fatta. La cosa che tutti mi hanno sempre chiesto è: “Ma come fai a trovare il tempo? Come fai a studiare e allenarti tante ore al giorno? Come fai a fare tutto quanto insieme?”. In realtà secondo me siamo bravissimi a inventarci scuse, tantissime scuse per trovare un motivo per non riuscire a farlo. Tantissime scuse per dire “no, vabbè, ma adesso non posso”, “no, adesso non ce la faccio”. In realtà il tempo non significa avere tempo ma riuscire a trovarlo. La mia fortuna è essere un atleta: tra le gare e in viaggio ho la possibilità di studiare. Tutto ciò per dirvi: ragazzi, sognate, sognate tantissimo. Provate a realizzare tutti i vostri sogni, fateli diventare obiettivo, datevi da fare. Poche scuse e lavorate».


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