L’economia Usa prende il largo: crescita oltre il 2% nel 2023. E la Fed lascia invariati (per ora) i tassi di interesse

«Faremo tutto il necessario per conseguire stabilità dei prezzi e massima occupazione», ha detto Jerome Powell, annunciando nuovi possibili rialzi entro fine anno

La Federal Reserve ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse. Il costo del denaro resta fermo in una forchetta fra il 5,25% e il 5,5%, ai massimi da 22 anni. Per la Banca centrale statunitense si tratta della seconda “pausa” da giugno nella sua campagna di rialzi dei tassi di interesse. Una politica restrittiva ritenuta necessaria per combattere l’inflazione galoppante. La Fed segnala però al contempo che un nuovo rialzo dei tassi di interesse è da prevedersi nell’ultimo trimestre del 2023. «Lo faremo se appropriato», ha detto in conferenza stampa il presidente della Banca centrale Jerome Powell, assicurando che la Fed «farà tutto il necessario per centrare gli obiettivi del suo mandato, ovvero la stabilità dei prezzi e la massima occupazione». Le dot-plot, ovvero le tabelle con le previsioni dei membri del board sull’andamento del costo del denaro, indicano che 12 componenti della Fed prevedono un’altra stretta, contro sette che puntano invece sullo status quo. Buone notizie intanto per Joe Biden. Secondo la Banca centrale americana, nel 2023 l’economia degli Stati Uniti crescerà del 2,1%, e non dell’1% come si prevedeva a giugno. «L’attività economica cresce a un ritmo solido – afferma la Fed -. Il mercato del lavoro ha rallentato ma resta forte. L’inflazione resta elevata».


Credits foto: ANSA/Shawn Thew | La sede della Federal Reserve a Washington D.C.


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