Donne, giovani, lavoratori del Sud: quali sono le assunzioni con il Superbonus sul lavoro

La bozza del provvedimento sarà presentata oggi alle parti sociali e approderà domani in Consiglio dei ministri

Scompare un Superbonus, quello edilizio, e ne riappare un altro, quello sul lavoro. Oggi, lunedì 29 aprile, il governo Meloni presenterà alle parti sociali il decreto legge con le misure di stimolo per l’occupazione che domani approderanno in Consiglio dei ministri. Un pacchetto che include un triplo bonus: per le donne, per i giovani e per le regioni Mezzogiorno. Il provvedimento, scrive il Corriere della Sera, prevede la possibilità per le aziende di detrarre una quota del costo del lavoro pari al 120%, una percentuale che in alcuni casi può arrivare anche fino al 130%. Lo sgravio si rivolge a una platea di 380mila imprese e ai lavoratori autonomi. Il meccanismo previsto dai nuovi incentivi scatterà per tutte le assunzioni a tempo indeterminato firmate dal primo settembre di quest’anno e fino al 31 dicembre 2025.


I tre bonus

Il bonus a cui sta pensando il governo Meloni per stimolare l’occupazione femminile prevede uno sgravio fiscale per le aziende che assumono donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi se residenti nelle aree Zes (Zone economiche speciali) oppure a donne disoccupate da almeno 2 anni residenti in qualsiasi area d’Italia. Lo sgravio avrà un valore massimo di circa 8mila euro. Il «bonus giovani» funzionerà tutto sommato allo stesso modo e prevede un limite massimo di sgravio per le imprese di 500 euro al mese, 6mila all’anno. L’incentivo spetterà a tutti i neoassunti sotto i 35 anni di età e che non sono mai stati occupati. Infine, il «bonus Zes», destinato alle aziende che hanno sede in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. Anche qui gli sgravi fiscali per le aziende sono previstI per le assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. L’importo massimo è di 666 euro mensili, ossia circa 8mila euro all’anno.


Le coperture

Il costo del bonus giovani, scrive Il Messaggero, è stimato a 28,3 milioni per il 2023 e 491 milioni per il 2024. L’incentivo per le donne costerà 7,1 milioni per quest’anno e 159,5 milioni per il prossimo. Il terzo bonus, quello destinato alle regioni Zes del Mezzogiorno, non ha ancora una stima precisa dei costi. Ciò che è certo è che le coperture economiche arriveranno dai fondi europei. Più in particolare, dal Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027. Domani in Consiglio dei ministri approderà infatti anche il decreto legge in materia di politiche di coesione. L’intenzione del governo è di rivedere le regole di utilizzo e di spesa dei circa 43 milioni di fondi che l’Ue stanzia all’Italia ogni 7 anni.

Le condizioni per accedere ai bonus

Per accedere ai bonus le imprese dovranno assicurare il rispetto di alcune condizioni. Innanzitutto, le aziende destinatarie dello sgravio fiscale dovranno aver svolto attività nei 365 giorni precedenti al periodo d’imposta in corso. Il secondo paletto è di tipo numerico: per ricevere il bonus, l’impresa deve dimostrare che l’assunzione di nuovi lavoratori si traduca in un effettivo incremento occupazionale. Per dirla in altre parole, il numero di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato deve risultare superiore.

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