Il Superbonus sul lavoro, la bozza sulla deduzione fino al 130% per chi assume con contratto stabile: cosa prevede

Il provvedimento potrebbe essere anticipato lunedì 29 aprile nel vertice tra governo e sindacati. Il maxi incentivo per chi assume con contratto a tempo determinato per giovani, donne, fragili ed ex percettori del Reddito di cittadinanza

Sarebbe ormai pronto il decreto interministeriale che sblocca il cosiddetto Superbonus del lavoro, previsto nella riforma fiscale del governo Meloni. Nulla a che vedere con l’odiato provvedimento nel settore edilizio, che solo qualche giorno fa il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti definiva: «Un mostro abnorme». Già domani lunedì 29 aprile, la premier Giorgia Meloni potrebbe discutere al vertice con i sindacati della bozza del decreto Economia e Lavoro, che prevede una quota deducibile del costo del lavoro pari al 120%. Deduzione che può arrivare fino al 130% per categorie di lavoratori specifica come giovani, donne e soggetti già beneficiari del Reddito di cittadinanza.


Le condizioni

Il Superbonus fa parte di un pacchetto di misure che sarà portato nel Consiglio dei ministri di martedì 30 aprile, proprio alla vigilia della festa dei lavoratori. La super deduzione viene riconosciuta, spiega il Sole24Ore, «a condizione che i soggetti beneficiari abbiano esercitato effettivamente l’attività nei 365 giorni (ovvero nei 366 giorni se il periodo d’imposta include il 29 febbraio 2024) antecedenti il primo giorno del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023». L’assunzione dovrà concretamente incrementare il numero di dipendenti a tempo indeterminato in azienda, «al termine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, risulta superiore al numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupati nel precedente periodo d’imposta».


Gli esclusi

Come ricorda il Sole 24 ore, la pressione nel Def è che questo incentivo all’assunzione, che prende il posto di altri provvedimenti ormai scaduti, potrà coinvolgere potenzialmente 380mila imprese. Esclusi i titolari di reddito d’impresa come gli imprenditori agricoli, chi ha un’attività commerciale occasionale o quelle realtà in liquidazione ordinaria, sotto liquidazione giudiziale o altri istituti relativi alla crisi d’impresa. Nella bozza che verrà discussa, oltre al Superbonus del lavoro, c’è il ritorno dell’aliquota al 10%, fino ai 3mila euro, sui premi di produttività. E il bonus tredicesima, che nell’ultima bozza veniva definito «un’indennità» fino a 100 euro ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28 mila euro, con coniuge e almeno un figlio a carico. A causa delle limitate risorse a disposizione, la misura è limitata al solo 2024.

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