Le tensioni tra il centrodestra e il direttore del museo Egizio di Torino, Christian Greco, sono iniziate almeno cinque anni fa, con l’iniziativa di offrire un biglietto scontato per chi parla arabo. Un’idea che all’epoca Greco giustificò come un «gesto di dialogo» tra culture, concetto che provò a ribadire anche a Giorgia Meloni, che all’epoca incontrò davanti all’ingresso del museo in via Accademia delle Scienze. Il 9 febbraio 2018 c’era stato un faccia a faccia tra la leader di FdI e il direttore del Museo, che aveva provato a convincerla della bontà della sua promozione. A lei aveva elencato le tante iniziative portate avanti e le difficoltà affrontate: «Io sto cercando di avvicinare tutte le persone che purtroppo non si sono avvicinate al loro patrimonio…». Meloni in quell’occasione tenne il punto: «Noi stiamo dicendo che non ci piace la discriminazione degli italiani, vorremmo che ci siano incentivi anche per loro». Greco aveva quindi elencato le promozioni rivolte a tutti, italiani compresi, dai giovani ai papà che potevano godere di sconti sui biglietti o addirittura dell’ingresso gratuito in determinati giorni. Greco aveva anche provato a spiegare che l’iniziativa non era rivolta a una singola religione, ma a chi parlasse arabo. La discussione era andata avanti alcuni minuti, con toni cordiali ma con le posizioni che sono rimaste inevitabilmente distanti.
Leggi anche:
- Bordate al direttore del Museo Egizio, Elly Schlein chiama in causa Meloni: «È la sua mania di controllo, vuole occupare tutte le istituzioni»
- Museo Egizio di Torino, il ministro Sangiuliano difende il direttore: «Nessuno vuole cacciare Christian Greco»
- Il direttore del Museo Egizio Christian Greco è nominato «torinese dell’anno»: la Lega aveva chiesto le sue dimissioni
- La Lega all’attacco del direttore del Museo Egizio di Torino Greco: «Si dimetta, è razzista»