Il Nobel per la fisica a Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L’Huillier

Il prestigioso premio per l’invenzione degli attosecondi, i segnali più brevi mai creati dall’uomo e che promettono di aprire la via a una nuova era dell’elettronica

Il premio Nobel per la Fisica va a Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L’Huillier per l’invenzione degli attosecondi, i segnali più brevi mai creati dall’uomo e che promettono di aprire la via a una nuova era dell’elettronica. Pierre Agostini, di origini francesi, lavora negli Stati Uniti, all’ Ohio State University; l’ungherese Ferenc Krausz dirige in Germania l’Istituto Max Planck di ottica quantistica e Anne L’Huillier, anche lei di origini francesi, lavora nell’università svedese di Lund. Tre pionieri della ricerca sull’inifinitamente piccolo e che hanno messo a punto i primi strumenti per poter esplorare il mondo degli atomi e delle molecole. Secondo le motivazioni della commissione, i tre scienziati «hanno dimostrato un modo per creare impulsi di luce estremamente brevi che possono essere utilizzati per misurare i processi rapidi in cui gli elettroni si muovono o cambiano energia», fornendo «nuovi strumenti all’umanità per esplorare il mondo degli elettroni all’interno degli atomi e delle molecole. I contributi dei premiati hanno reso possibile l’indagine su processi così rapidi che in precedenza era impossibile seguirli». Lo scorso anno il prestigioso premio fu assegnato ad Alain Aspect, John Clauser e Anton Zellinger per la loro ricerche nell’ambito della meccanica quantistica. Mentre nel 2021 fa il Nobel venne assegnato allo scienziato italiano Giorgio Parisi per gli studi sui sistemi fisici complessi. Dal 1901 su 222 vincitori del premio Nobel per la Fisica, solo quattro sono state donne. Lunedì 2 ottobre il Nobel per la Medicina è stato, invece, assegnato a Katalin Karikó e Drew Weissman «per i vaccini mRNA contro il Covid».


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