Usa, la Camera destituisce lo speaker Kevin McCarthy: è la prima volta nella storia

La figura di McCarthy era da tempo invisa agli esponenti più radicali del partito repubblicano, molto vicini a Donald Trump

Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, la Camera ha approvato la mozione per destituire lo speaker: il repubblicano Kevin McCarthy dovrà lasciare l’incarico, aprendo una fase di caos e incertezza. La figura di McCarthy era da tempo invisa agli esponenti più radicali del partito repubblicano, molto vicini a Donald Trump, che lo accusavano di essere «troppo poco trumpiano». A proporre la mozione contro di lui è stato, infatti, proprio un fedelissimo del tycoon: il deputato del suo partito Matt Gaetz, esponente della fronda parlamentare alla Camera legata all’ex Presidente Usa. Proprio oggi era stata bocciata una proposta per rinviare la mozione di sfiducia, con 218 voti contrari e 208 a favore. I dem avevano votato, compatti, per il «no». Alla fine, la votazione c’è stata e si è conclusa con 216 voti a favore della destituzione, a fronte di 210 contrati. Otto repubblicani hanno votato contro McCarthy. L’epilogo di una guerra annunciata sin da gennaio: già allora, gli ultra-trumpiani provarono a bloccare la sua ascesa. McCarthy ora dovrà indicare il suo sostituto provvisorio sino all’elezione di un nuovo Speaker, passaggio che non sarà certo facile e che rischia di paralizzare il Congresso proprio quando deve negoziare la prossima legge di spesa.


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