«Israele terrorista, Palestina libera», il presidio a Milano dopo l’attacco di Hamas. «Pace? No, vogliamo giustizia» – Il video

Dal presidio parte anche la provocazione al ministro dell’Istruzione Valditara rivolta agli studenti: «Mettete bandiere palestinesi ai balconi, non è reato»

Dopo Roma, anche a Milano studenti e associazioni sono scesi in piazza per manifestare contro Israele e in sostegno al popolo palestinese. «Israele terrorista, Palestina libera», è il coro che si alza da piazza dei Mercanti, vicino al Duomo della città. «Intifada fino alla vittoria», scandiscono le ragazze e i ragazzi di Cambiare rotta al fianco dei Giovani palestinesi in Italia, organizzatori del presidio. «Sembra che la storia sia iniziata tre giorni fa», commenta Jamila dei Giovani Palestinesi italiani facendo riferimento all’offensiva avviata da Hamas lo scorso 7 ottobre con l’attacco e il massacro alle comunità israeliane vicine al confine con la Striscia di Gaza. «Ma la comunità internazionale si è distratta dal 1948 – continua l’attivista – dopo 75 anni di colonialismo non ci si può sorprendere di quanto accade oggi se non ci si domanda da dove ha origine la violenza. Noi vogliamo invitare a guardare indietro per contestualizzare l’oggi perché in 75 anni la Palestina è stata smantellata e Gaza oggi è la prigione a cielo aperto più grande al mondo».


«Non vogliamo pace, vogliamo giustizia»

Il presidio inizialmente era stato pensato per piazza della Scala, dove il comune di Milano ha affisso due bandiere: una israeliana e una della pace. Ma il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha chiesto di manifestare in piazza dei Mercanti per evitare ulteriori tensioni. «I partigiani ce l’hanno insegnato: difendere la patria non è un reato», scandiscono i manifestanti. «Ci chiedono di fare pace ma non vogliamo pace, vogliamo giustizia, siamo 15 milioni di persone che vogliono tornare nella terra che ci è stata portata via 75 anni fa. Non ci sarà pace finché Israele e Occidente non combatteranno i loro mali a partire dall’islamofobia», continua Jamila dei Giovani palestinesi in Italia. «Ciò che succede in Israele oggi è ciò che succede in Palestina da 75 anni senza che nessuno ne parli», chiosa. Numerosi gli italiani presenti alla protesta, così come i cartelli che invocano la resistenza del popolo palestinese.


La replica a Valditara: «Esponete la bandiera palestinese»

Il 14 ottobre ci sarà un secondo presidio in piazza san Babila a Milano. Ieri il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara ha condannato con fermezza le dichiarazioni pro-Hamas apparse sui social da parte di due collettivi studenteschi milanesi, tra cui il gruppo “Curva Manzoni Antifa” del liceo Manzoni che aveva esultato sui propri canali scrivendo: «Quant’è bello quando brucia Tel Aviv». Per questo motivo, il ministro ha disposto ufficialmente l’invio di ispettori nelle scuole dove è stata esaltata la strage di civili israeliani. Una decisione da cui i manifestanti di oggi prendono le distanze e a cui fanno seguire anche una chiara richiesta: «Esponete alle finestre e ai balconi la bandiera palestinese, non è un reato come vuole far credere il ministro dell’Istruzione che manda ispettori nelle scuole dove i ragazzi solidarizzano con la Palestina».

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