È morto Ettore Mo: addio allo storico inviato del Corriere della Sera

Il giornalista aveva 91 anni

Lo storico inviato del Corriere della Sera Ettore Mo è morto a 91 anni. A darne notizia è stato la notte scorsa il sito web del quotidiano milanese per il quale Mo iniziò a lavorare nel 1962. Ritenuto uno dei maestri del giornalismo del Novecento, scrisse dai luoghi più difficili del mondo i suoi reportage di guerra. Dall’Afghanistan in lotta con i russi, all’Iran dopo la rivoluzione khomeinista, alla Cecenia, al Pakistan, alla Jugoslavia, all’India, e ancora Nicaragua, Liberia, Messico, Cina, Cambogia, Cuba. Mo conobbe e intervistò i più importanti personaggi del secolo scorso. La sua carriera inviato è iniziata nel 1979. L’allora direttore del quotidiano di via Solferino, Franco Di Bella, lo spedì infatti dalla redazione spettacoli nel bel mezzo della rivoluzione khomeinista a Teheran.


Le interviste e i riconoscimenti

Mo aveva conosciuto e intervistato alcuni fra i grandi del Novecento, con interviste rimaste nella storia e non sempre legate soltanto al racconto degli scenari internazionali: da Madre Teresa di Calcutta al direttore d’orchestra austriaco Herbert von Karajan, a Luciano Pavarotti. Nella sua lunga carriera aveva ottenuto numerosi riconoscimenti professionali, tra cui il Premio Saint Vincent (1982), il Premio Ilaria Alpi (1997) e l’Ordine al merito della Repubblica Italiana (2003). A ricordarlo oggi tra gli altri il collega Sandro Ruotolo, oggi responsabile informazione della segreteria nazionale del Partito Democratico: «Che magnifica penna. Con la scomparsa di Ettore Mo il giornalismo italiano, ma non solo, perde uno dei suoi grandi inviati. Straordinario narratore dei conflitti di tutto il mondo. Quando si coniugava scrittura e notizia. Che la terra gli sia lieve!».


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