Appello di Hamas alla mobilitazione, cresce l’allerta anche in Italia per il primo venerdì di preghiera dopo l’attacco a Israele

Potenziato il monitoraggio di carceri e ambienti antagonisti. Diversi cortei studenteschi pro-Palestina in programma per il weekend

È scattata l’allerta in diversi Paesi del mondo in vista di domani, venerdì 13 ottobre, giorno della mobilitazione indetta da Hamas. Dopo l’attacco sferrato dall’organizzazione terroristica palestinese contro Israele lo scorso 7 ottobre, l’ex leader Khaled Meshaal ha rivolto un appello a tutto il mondo musulmano a scendere in strada dopo la preghiera per manifestare sostegno ai palestinesi e convincere i popoli dei Paesi vicini a unirsi nella guerra contro Israele. «I popoli di Giordania, Siria, Libano ed Egitto hanno il dovere più grande di sostenere i palestinesi», ha detto Meshaal. E mentre resta incerto il numero di persone in giro per il mondo che decideranno effettivamente di raccogliere l’appello di Hamas, cresce il timore per disordini e possibili attentati. Il ministero degli Esteri di Israele ha invitato tutti gli israeliani che rimarranno all’estero domani a prestare particolare attenzione. La manifestazione indetta da Hamas, definita dal governo di Tel Aviv una «giornata di rabbia», potrebbe includere tentativi di attacchi contro israeliani ed ebrei. Ed è per questo che il ministero chiede di «mostrare attenzione, stare lontani da proteste e manifestazioni e, se possibile, ricevere aggiornamenti dalle forze di sicurezza locali su possibili proteste e episodi di disordini intorno a loro». I media ebraici riferiscono che domani la sicurezza sarà rafforzata nelle ambasciate israeliane in tutto il mondo.


Il piano di sicurezza del governo

In Italia, ha fatto sapere il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, è stato potenziato il monitoraggio di carceri e ambienti antagonisti, nonché le aree di sbarco per il possibile rischio di infiltrazione di terroristi. Un appello a scendere in piazza con molotov e pietre è stato diffuso su diverse chat da ‘Arin al Aswad’, letteralmente la ‘Tana dei Leoni’, un gruppo armato della resistenza palestinese che ha attratto simpatizzanti anche in Italia. Ma nelle ultime ore sono anche le dichiarazioni di alcuni imam a far discutere. Quello di Pisa, Mohammad Khalil, ha detto per esempio che i palestinesi, al pari degli ucraini, «hanno diritto alla resistenza e a difendersi dall’oppressore», giustificando di fatto l’attacco sferrato nei giorni scorsi contro i civili israeliani. Messaggi distensivi arrivano invece dalla Grande Moschea di Roma, con il presidente Naim Nasrallah che ha lanciato «un grande appello alla pace».


I cortei del weekend

Alla mobilitazione indetta da Hamas si aggiungono poi le manifestazioni pro-Palestina indette da realtà studentesche di sinistra. Una è in programma domani alle 18.30 a piazza Vittorio, a Roma. «L’azione intrapresa da Gaza – spiegano i promotori del corteo – riflette la conseguenza di 75 anni di pulizia etnica, occupazione e apartheid caratterizzati da indicibili crimini di guerra, innumerevoli violazioni dei diritti umani e sprezzante indifferenza verso le decisioni della Comunità Internazionale». A Napoli ci sarà invece un corteo da piazza Garibaldi alle 16.30 per la “Palestina libera” a cui parteciperà anche la comunità islamica. A Milano la mobilitazione è prevista invece per sabato alle 15.30 in piazza San Babila.

Credits foto: EPA/Teresa Suarez | Alcuni manifestanti pro-Palestina a Parigi, in Francia (7 ottobre 2023)

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