Israele colpisce il Libano dopo un sospetto attacco di Hezbollah: morto un giornalista della Reuters – Il video

Il reporter ucciso si chiamava Issam Abdullah: stava coprendo gli scontri di confine con Hezbollah insieme ad altri colleghi

L’esercito israeliano è tornato a colpire nel pomeriggio di oggi, venerdì 13 ottobre, il territorio libanese. Lo ha confermato un portavoce militare spiegando che l’azione è stata intrapresa «in risposta a un’esplosione alla barriera di sicurezza adiacente la comunità di Hanita», alla frontiera con il Libano, oltre che a un allarme riguardo la possibile infiltrazione di terroristi dal Paese confinante. Ai residenti delle cittadine della zona sul fronte israeliano è stata data indicazione di rifugiarsi nei bunker per alcune ore. Ne è nato uno scambio di artiglieria tra le forze israeliane e quelle di Hezbollah attraverso la barriera di separazione tra i due Paesi. Sotto i colpi sparati da Israele oltreconfine sarebbero caduti alcuni reporter che si trovavano nella zona per coprire gli scontri. Uno di essi è morto poco dopo, secondo quanto ha confermato la Reuters. Si chiamava Isam Abdullah, ed era un fotografo e videomaker impegnato a riprendere in diretta gli avvenimenti. «Stiamo cercando con urgenza maggiori informazioni, in collaborazione con le autorità della regione, e supportando la famiglia di Issam e i suoi colleghi», ha fatto sapere in una nota l’agenzia di stampa internazionale. Nell’esplosione sarebbero rimaste ferite altre 6 persone. «Un attacco dal sud del Libano verso Israele sarebbe una terribile iniziativa, destinata a infiammare il Medio Oriente», ha ammonito oggi nel corso della sua visita in Israele il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, auspicando dunque che Hezbollah «rimanga dentro i confini del Libano».


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