Un detenuto del carcere minorile Beccaria di Milano è evaso ieri sera dal Pronto soccorso dell’ospedale San Carlo, dove si trovava per una visita urgente. Lo si apprende questa sera dall’Ansa. Il giovane avrebbe fatto perdere le tracce dopo aver aggredito un agente, dandogli un pugno e dei calci. «Si tratta di evasione, e questo non può che avere per lui gravi ripercussioni se non si costituisce al più presto», ha detto Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che ha diffuso la notizia. Greco coglie l’occasione per ribadire che «le condizioni lavorative del personale di Polizia Penitenziaria del Beccaria sono oramai al collasso. Turni estenuanti e mancanza di risorse disponibili stanno letteralmente mimando lo stato psicofisico di tutto il personale».
I precedenti e le condizioni degli agenti
«Ora è prioritario catturare l’evaso. Ma auspichiamo quanto prima a una celere soluzione a questi eventi critici che coinvolgono i detenuti, oramai divenuti meramente statistica», ci tiene a dire Donato Capece, segretario generale del Sappe. Il ricorso a visite mediche in ospedali e centri medici fuori dal carcere è sempre più frequente a causa della diffusa presenza di patologie tra i detenuti. La struttura ha già precedenti di evasioni. A dicembre dello scorso anno sono evasi sette ragazzi. Il Segretario Generale conclude: «Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali, siamo in balia di questi facinorosi. Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle Istituzioni».
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