«Corleone», la linea di vestiti di Tony Colombo e il clan Di Lauro: foto e video con i vip per pubblicizzare i prodotti

Secondo gli inquirenti, il clan camorristico avrebbe sfruttato la popolarità del cantante per ripulire i soldi attraverso il brand

Ci sarebbe anche un marchio di abbigliamento con richiami mafiosi nel legame tra il clan Di Lauro e il cantante neomelodico Tony Colombo, arrestato ieri a Napoli insieme alla moglie Tina Rispoli nell’ambito di un’indagine dell’antimafia. Secondo gli inquirenti, la coppia avrebbe aiutato Vincenzo di Lauro – secondogenito del capoclan Paolo – a ripulire i soldi investiti dalla criminalità organizzata in alcuni settori dell’economia legale, a partire dall’abbigliamento. Secondo quanto riporta oggi Il Mattino, una parte di quest’attività di riciclaggio sarebbe passata attraverso il marchio «Corleone», registrato nel 2017 e il cui nome rimanda ovviamente alla cittadina siciliana che ha dato i natali a esponenti di spicco della mafia italiana come Salvatore Riina e Bernardo Provenzano.


Gli scatti con i vip per promuovere il marchio

Secondo gli inquirenti, Vincenzo di Lauro era un socio occulto di questa operazione commerciale e avrebbe co-finanziato le spese di stampa dei capi di abbigliamento. Non solo: secondo Il Mattino, il marchio Corleone avrebbe aperto anche una boutique gestita proprio da parenti dei Di Lauro, che negli anni sono riusciti a promuovere il brand avvalendosi non solo di Tony Colombo ma anche di alcuni volti noti italiani. È il caso di Lele Mora, Eugenio Colombo, Guendalina Tavassi e Raffaella Fico. Tutti nomi estranei all’indagine della procura di Napoli e che probabilmente si sono prestati a posare con i capi di abbigliamento su richiesta del noto cantante neomelodico napoletano. Nell’ordinanza dei pm si legge che «Di Lauro Vincenzo e Colombo Tony lavorano in sinergia per la creazione di un brand di abbigliamento dal marchio “Corleone” per il quale si intende sfruttare a livello pubblicitario l’immagine di cantante neo-melodico». Dalle intercettazioni, aggiungono i magistrati, «appare evidente come Colombo Tony sia parte centrale nella creazione del marchio, di cui risulta depositario, e come Di Lauro Vincenzo sia partecipe a livello economico non solo per la distribuzione attraverso il negozio “Different 360” ma finanziando con assegni anche la stampa del marchio sui capi di abbigliamento per i quali condivide sempre le decisioni con Colombo Tony».


Il video promo

Nel 2017, durante la fase di lancio del brand, a Napoli sono spuntati anche cartelloni e manifesti a cui avevano preso parte anche l’attrice Claudia Letizia e l’attore Alex Belli. Oggi il sito del marchio di abbigliamento – corleoneclothingandapparel.com – non è più attivo. E anche la pagina Facebook del brand sembra essere stata ormai abbandonata a se stessa, con l’ultimo post pubblicato che risale all’1 febbraio 2020. Basta una semplice ricerca in rete però per accorgersi che il brand è stato attivo, con tanto di partecipazioni di vip e un video promozionale pubblicato sul canale YouTube.

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