In Evidenza ENISiriaUSA
TECNOLOGIABig TechElon MuskSocial mediaUnione europeaX (Twitter)

L’addio all’Europa di X? Musk nega le voci: «È falso»

19 Ottobre 2023 - 17:50 Redazione
L'imprenditore smentisce la ricostruzione di Business Insider. La testata aveva parlato dell'«insoddisfazione» del Ceo per le regole imposte dal Digital Services Act europeo

Elon Musk ha smentito con un post su X l’indiscrezione pubblicata da Business Insider secondo cui l’imprenditore stesse valutando la possibilità di non rendere più disponibile il suo social nell’Unione Europea. «L’ennesima falsità di Business Insider. Non sono una vera testata», così ha scritto il patron di X in un commento negando la ricostruzione, fornita da fonti anonime al sito statunitense, che lo ritraeva insofferente per le norme imposte dall’Unione europea con il Digital Services Act.

Ad agosto, infatti, è entrato ufficialmente in vigore il Digital Services Act, il nuovo pacchetto di regole messo a punto da Bruxelles per regolamentare il mondo digitale e controbilanciare lo strapotere delle Big Tech. Tra le novità, si prevedono standard molto più rigidi per quanto riguarda la moderazione dei contenuti e la rimozione di informazioni false o fuorvianti. Tutte attività che dovranno essere svolte dalle aziende proprietarie delle piattaforme social, pena sanzioni. La scorsa settimana, il commissario europeo Thierry Breton aveva annunciato che l’esecutivo Ue «sta indagando la conformità di X» alle nuove regole. In caso di mancata ottemperanza al Dsa, la Commissione può imporre multe che arrivano fino al 6% delle entrate annuali dell’azienda. Un conto che sarebbe stato piuttosto salato per Musk, già alle prese con una gestione turbolenta della piattaforma social. Gli screzi tra il miliardario sudafricano – naturalizzato statunitense – e le istituzioni europee non sono certo nuovi. E risalgono addirittura ai primissimi giorni successivi all’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk. «L’uccellino ora è libero», aveva twittato l’imprenditore dopo l’ufficializzazione del passaggio di proprietà. Un tweet a cui aveva risposto lo stesso Thierry Breton, puntualizzando: «In Europa l’uccellino volerà secondo le nostre regole». Secondo Business Insider, l’Europa rappresenta ad oggi circa il 9% della base di utenti attivi globali di X. Per quanto riguarda le sedi europee dell’azienda, ne sono rimaste ben poche. Gli uffici di Parigi, Madrid e Berlino sono chiusi, scrive la testata americana. Nel Vecchio Continente restano aperti solo gli uffici di Dublino e Londra.

Leggi anche:

Articoli di TECNOLOGIA più letti