Usa, l’autorità di Borsa indaga su Elon Musk per l’acquisizione di Twitter. Lui non ci sta e dà buca alla convocazione: «Ora basta»

La Sec vuole vederci chiaro sull’operazione del 2022, e ora si è rivolta a un tribunale di San Francisco per costringere il magante a deporre

L’autorità che vigila sulle transazioni di società quotate negli Usa, la Securities and Exchange Commission (Sec) sta indagando sull’acquisizione di Twitter (ora rinominato X) da parte di Elon Musk. Lo si evince dai documenti giudiziari depositati oggi dall’agenzia stessa, secondo quanto riporta Reuters. La Sec vuole verificare se con la sua operazione di acquisto di azioni di Twitter nel 2022 e con le sue dichiarazioni sugi investimenti nella società Musk non abbia infranto le leggi che regolano le transazioni di società quotate. Il fascicolo, a dire il vero, è aperto ormai da mesi, ma se ne apprende l’esistenza solo ora, perché la Sec ha dovuto adire le vie legali per costringere Musk a testimoniare di fronte ai suoi inquirenti. L’autorità aveva già convocato il magnate a maggio scorso per raccogliere la sua versione dei fatti. Tramite i suoi avvocati Musk aveva infine accettato di testimoniare negli uffici Sec di San Francisco lo scorso 15 settembre. Ma due giorni prima dell’appuntamento, presentando una serie di «obiezioni pretestuose», aveva gentilmente fatto sapere che non si sarebbe proprio presentato. Il patron di Tesla e SpaceX avrebbe anche rifiutato le proposte alternative di una deposizione in Texas tra ottobre e novembre. E così ora la Sec si è rivolta ad un tribunale federale di San Francisco perché ordini a Musk di rispettare le indagini in corso e presentarsi per la sua testimonianza quanto prima. «La Sec ha già ottenuto numero testimonianze da Musk in quest’inchiesta insensata – quel che è troppo è troppo», ha dichiarato il legale del boss di Twitter, Alex Spiro. Quella di cui c’è ora bisogno da parte sua è «una testimonianza per ottenere informazioni non ancora in possesso della Sec e rilevanti per la sua indagine legittima e legale», ha replicato a stretto giro l’authority.


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