Il sito di Hamas è ospitato dai server russi. I data center si trovano a Mosca

Il sito non risulta attualmente accessibile dall’Italia, probabilmente per una scelta tecnica impostata sui server russi

Il sito internet ufficiale del movimento islamico palestinese Hamas non risulta attualmente accessibile dall’Italia. Che sia un problema dovuto ai troppi accessi? Un attacco informatico? Abbiamo controllato, partendo dall’analisi del dominio Hamas.ps. Questo risulta legalmente registrato nel 2011 presso l’ente The Palestinian National Internet Naming Authority (PNINA), ottenendo un serie di informazioni completamente pubbliche che ci portano in un altro Paese del mondo: la Russia.


L’autorità palestinese che gestisce i domini .ps (PNINA), attraverso il suo servizio Whois, ci fornisce non solo i dati relativi ai responsabili della registrazione, ma anche i quattro nameserver (ns1, ns2, ns3 ed ns4). Tutti e quattro puntano al dominio russo «selectel.ru».


Non basta. Abbiamo provato a individuare a quale IP viene reindirizzato il dominio, effettuando un semplice ping. Anche in questo caso, si tratta di un IP russo: 195.2.85.157.

Attraverso i servizi forniti da Viewdns.info e da Whois.domaintools.com, riscontriamo che l’indirizzo IP appartenente alla società russa VDSINA-AS Hosting technology LTD. Domaintools ci conferma che il dominio Hamas.ps punta a quello specifico indirizzo IP russo.

VDSINA è un servizio di hosting con sede a Mosca. I due data center della società si trovano a Mosca o nei pressi della capitale, come riportato nello stesso sito nell’area FAQ: «Il data center DataPro Mosca II si trova a Khimki» mentre «il data center DataPro Mosca III si trova a Mosca, st. Ryabinovaja».

Il sito è attualmente accessibile dall’Italia attraverso servizi secondari, come ad esempio i salvataggi forniti da Archive.is. Risulta probabile che abbiano volutamente ridurre il traffico dall’estero, probabilmente aumentato a seguito dei recenti atti terroristici ad opera del gruppo e dell’attuale conflitto con Israele.

Le strade che portano al sito di Hamas e ai suoi contenuti puntano a Mosca. Una scelta che potrebbe risultare ovvia, non potendo un’organizzazione riconosciuta come terrorista dall’Unione europea, Stati Uniti, Australia e altri ancora. Non dalla Russia, che di fatto li ospita.

Per questa ricerca ci siamo affidati anche a una società esperta di domini che desidera rimanere anonima.

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