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Ucraina, il Parlamento approva la messa al bando della Chiesa ortodossa legata a Mosca: «Un voto storico»

20 Ottobre 2023 - 12:59 Redazione
Il primo sì dei deputati alla messa fuori legge dell'organizzazione religiosa. Che considera però la mossa incostituzionale e annuncia battaglia

È arrivato il primo sì dei parlamentari ucraini alla messa al bando della Chiesa ortodossa ucraina legata al patriarcato di Mosca (Uoc-Mp). «Un voto storico», l’ha definito su Telegram la deputata Iryna Herashchenko «un primo passo per la rimozione dei preti di Mosca dalla terra ucraina». Ieri, infatti, 267 deputati hanno votato a favore di una legge che vieta le attività dell’istituzione religiosa perché accusata di collaborare con la Russia dopo l’invasione dello scorso anno. Per essere effettiva la legge deve passare in seconda lettura e poi essere approvata dal presidente Volodymyr Zelensky. La Uoc-Mp si difende sostenendo di non essere più allineata alla Chiesa ortodossa russa dallo scorso maggio 2022. Tuttavia, una commissione d’inchiesta costituita dal governo ha stabilito che essa sia invece ancora fedele a Mosca e sarebbero già 68 i procedimenti penali – tra cui accuse di tradimento – contro rappresentanti penali della Chiesa ortodossa. Il dato è stato fornito proprio ieri dal servizio di sicurezza ucraino. L’organizzazione religiosa si è però difesa dicendo che il progetto di legge sarebbe incostituzionale. E che potrebbe pertanto essere impugnata in tribunale, anche di fronte alla Corte europea dei diritti dell’uomo, per violazione dei principi dell’omonima Convenzione. La Chiesa ortodossa d’Ucraina affiliata al patriarcato di Mosca negli anni ha perso molti fedeli, soprattutto dopo il sostegno del patriarca Kirill all’invasione. Già in primavera il metropolita Pavel, del più famoso monastero di Kiev, era stato posto ai domiciliari con l’accusa di giustificare l’invasione e di incitare all’odio interreligioso. Secondo l’analista politico Volodymyr Fesenko riporta il Guardian, è improbabile che il divieto imposto all’Uoc fermi le sue attività. Per Fesenko, la Chiesa potrebbe registrarsi come una nuova entità senza legami con la Russia.

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