Amazon ha venduto urina umana spacciata per un energy drink. L’esperimento del giornalista britannico per denunciare i ritmi di lavoro massacranti

Ad essere venduta era l’urina dei corrieri, che la fanno dentro le bottiglie per guadagnare secondi preziosi e non venire licenziati

Per diverso tempo su Amazon è stato possibile acquistare urina umana che veniva spacciata per un energy drink dall’emblematico nome Release. Non solo, il prodotto è stato acquistato talmente tanto da diventare per alcune ore il più venduto nella propria categoria. È il risultato di un’inchiesta del giornalista e prankster britannico Oobah Butler, organizzata per mettere in evidenza i ritmi di lavoro massacranti a cui sono sottoposti i corrieri del sito di e-commerce. A causa dei tempi di consegna irraggiungibili che Amazon impone, molti di loro nel Regno Unito, in Spagna, in Italia e negli Usa sono costretti a urinare dentro delle bottiglie per guadagnare secondi preziosi che andrebbero persi in una pausa bagno. Una situazione già nota ai media, che l’hanno denunciata a più riprese. «Avevo bisogno di qualcosa di eclatante che nessuno aveva mai tentato per riportare l’attenzione sul tema», scrive Butler su Vice.


Le caratteristiche di Release

Butler racconta di aver viaggiato in ciascuno dei Paesi menzionati, e di aver raccolto centinaia di bottigliette dorate, parlato con i corrieri e ottenuto sempre le stesse risposte: «Questo è l’unico modo di essere abbastanza veloci e non farci licenziare». «Il mio obiettivo era riuscire a vendere l’urina su Amazon», continua il giornalista, che nel mettere in vendita il prodotto, accuratamente creato e imbottigliato, non ne ha nascosto il contenuto. Release veniva venduto come «il primo energy drink al mondo ad essere completamente riutilizzabile. Una volta che l’hai finito puoi semplicemente riempirlo di nuovo fino all’orlo e ricominciare da capo. Refill infinito».


Bestseller su Amazon

Sull’altro lato dell’etichetta si leggevano gli ingredienti: «Acqua, urea, creatinina, acido urico», tra gli altri. «Improvvisamente succede qualcosa che non mi aspettavo – scrive Butler – Amazon sposta automaticamente la bevanda nella categoria degli energy drink, senza effettuare nessuna verifica sanitaria». Da lì, è stato sufficiente cambiare il gusto indicato dal sito – bitter lemon – per raggiungere il primo posto grazie alle vendite ottenute contattando alcuni amici, oltre a quelle a sconosciuti. Butler spiega di aver deciso di non inviare veramente il prodotto, per rispetto nei confronti degli acquirenti. Per questo, in seguito a diversi ordini cancellati, Amazon ha bloccato le vendite aumaticamente. Ma era troppo tardi, perché Release aveva già raggiunto la posizione di best seller nella categoria di bevande bitter lemon. Butler riassume così l’esperimento: «Ad Amazon non interessano le vesciche dei propri corrieri. Ma sapete a cosa è interessato? Vendere roba».

Immagine di copertina: Oobah Bulter / Vice

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