Lo strano caso del pitone reale catturato a Mantova, si presentano in 10: «È mio»

La notizia del ritrovamento avrebbe fatto arrivare moltissime richieste al centro di recupero animali selvatici Loghino Bosco di Curtatone

Almeno dieci persone si starebbero contendendo un pitone reale trovato da un dipendente dell’azienda Mantova Calcestruzzi, in un fosso vicino a via Cremona, al confine tra il Comune capoluogo e Curtatone. La storia è raccontata oggi, 22 ottobre, dal Corriere della Sera, e ha inizio quando l’uomo, dopo lo spavento iniziale, ha segnalato la presenza del rettile ai vigili del fuoco. Dopo la cattura del pitone da parte delle guardie ittico-venatorie della Provincia, e il suo successivo trasferimento nel centro di recupero animali selvatici Loghino Bosco di Curtatone, si sono presentate a sorpresa molte persone che sostenevano di essere i proprietari dell’animale. «Da quando è uscita la notizia sei persone diverse ci hanno contattato sostenendo di essere i proprietari – ha spiegato al Corriere Stefania Savazzi del centro di recupero –. Alcuni erano privi di documenti, altri hanno presentato dei certificati che probabilmente si riferivano a esemplari diversi, altri ancora hanno mostrato foto forse scaricate da internet. Si tratta di qualcuno che ha già un pitone in casa e ne vuole un altro». Le richieste di adozione pervenute al centro di recupero ha ricevuto sarebbero addirittura una ventina: «Siamo responsabili della custodia dell’animale ma non siamo noi a decidere. Mi chiedo solamente quanti pitoni sono stati persi in questi giorni a Mantova».


Le indagini

La Polizia provinciale e i carabinieri forestali stanno indagando sul caso. Cristiano Colli, comandante della Polizia provinciale, ha dichiarato: «Abbiamo ricevuto tre richieste di persone che affermano di essere i proprietari, stiamo controllando i documenti. Non sappiamo se il pitone sia stato abbandonato o se sia scappato da un’abitazione. In realtà, in quella zona, non ci sono case. Se qualcuno se ne fosse liberato di proposito sarebbe responsabile di malcustodia di animali, con l’aggravante che si tratta di un animale esotico». Custodire un pitone, nelle apposite teche, è una questione delicata soprattutto con l’avvicinarsi del freddo. Qualcosa che forse in molti sottovalutano: «Tenere in casa serpenti come questi ha un costo elevato sia per il riscaldamento sia per il cibo – sottolinea Savazzi – non è come avere un cane o un gatto: non sono molti i veterinari che se ne occupano. Tante persone sono attratte dagli animali esotici ma non si rendono conto che è difficile gestirli». 


Foto copertina: Corriere della Sera

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