Bologna, cosa succede alla torre Garisenda: le vibrazioni, gli ondeggiamenti e la “zona debole” della base

Strade chiuse e rilevazioni più approfondite. Ma è sempre stata un po’ “sbilenca”

La torre Garisenda, uno dei simboli di Bologna insieme agli Asinelli, è stata transennata a causa di alcune «oscillazioni anomale». La circolazione nell’area è stata vietata. Per dare la possibilità di ascoltare meglio i movimenti della torre. Perché i suoi sensori hanno cominciato a fornire dati anomali. Che non sembrano in linea con la serie di movimenti millimetrici tipici della costruzione. Per questo ieri la sottosegretaria ai beni culturali Lucia Borgonzoni, insieme al prefetto e al sindaco Matteo Lepore, ha fatto chiudere le strade. La zona debole sarebbe la parte centrale della base, composta da malta, blocchi in cotto e ciottoli di fiume.


Un po’ sbilenca

La Repubblica spiega oggi che la Garisenda è sempre stata un po’ sbilenca. Nel 1300 è stata accorciata di dieci metri perché se ne temeva il crollo. Ora gli scivolamenti che producono scricchiolii registrati dai sensori acustici segnalano una situazione di pericolo. Il traffico è stato chiuso proprio perché la misurazione va fatta senza mezzi meccanici e persone nelle vicinanze. I sensori sono stati inseriti anche nel basamento. Perché il problema finora era stato individuato nel “sacco”, cioè nella parte centrale della base. Tutto attorno c’è la selenite, materiale impermeabile e resistente, ma la parte centrale dava un po’ da pensare, perché la malta piano piano si è sciolta e risultavano dei vuoti. Per fare delle “iniezioni” che li riempissero, il Comune stanziò 1,4 milioni già nel 2022. Mentre nel 2019, erano state messe delle cinture di acciaio attorno al monumento, come una specie di “busto”. L’università di Bologna raccoglie vibrazioni e ondeggiamenti fin dal 2009. Se alla fine delle rilevazioni emergeranno “discontinuità oggettive”, bisognerà capire come intervenire per curare la torre. In queste ore c’è chi chiede di pedonalizzare tutta l’area e chi torna agli allarmi lanciati nel passato. Intanto anche la torre degli Asinelli è stata chiusa al pubblico.


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