Revisione delle scadenze, 730 semplificato e sanzioni più leggere: cosa prevedono i due provvedimenti sul fisco che approdano oggi in Cdm

I due decreti legislativi del viceministro Maurizio Leo puntano a rimodulare il sistema tributario e semplificare la vita dei contribuenti

C’è anche la riforma fiscale tra i punti che saranno discussi oggi, lunedì 23 ottobre, in Consiglio dei ministri. Il governo di Giorgia Meloni tira dritto sulla rimodulazione del Sistema tributario e, attraverso due decreti legislativi del viceministro dell’Economia Maurizio Leo, mira a semplificare il rapporto tra cittadini e Agenzia delle entrate. Stando alle anticipazioni delle agenzie di stampa, una delle novità principali riguarda l’introduzione di una rata aggiuntiva, il 16 dicembre, per versare le rate di saldo e di acconto delle imposte. In base al provvedimento, i titolari di partita Iva dovrebbero effettuare i versamenti rateali entro il giorno 16 di ciascun mese, mentre per gli altri contribuenti entro la fine di ciascun mese. Tra le altre misure della riforma fiscale al vaglio dell’esecutivo c’è poi una semplificazione della dichiarazione dei redditi per i lavoratori dipendenti e pensionati. Dal primo gennaio 2024, in via sperimentale, l’Agenzia delle entrate rende disponibili al contribuente le informazioni in proprio possesso, che possono essere confermate o modificate.


La revisione dello Statuto dei diritti del contribuente

Il primo decreto portato in cdm dal viceministro Leo prevede una revisione dello Statuto dei diritti del contribuente. L’intenzione del governo è di rafforzare questo insieme di disposizioni, così da renderle il punto di riferimento da tenere in considerazione in caso di dubbi interpretativi sulle norme fiscali. Il nuovo dl introduce poi un cambio di paradigma nel rapporto tra cittadino e Agenzia delle entrate, con un aumento degli obblighi per quest’ultima. D’ora in poi, gli atti che l’ente fiscale invia ai contribuenti dovranno sempre essere fondati su dati certi. E non, come avviene oggi, su semplici presunzioni di comportamenti scorretti o irregolari.


Sanzioni più leggere

Il secondo decreto presentato da Leo prevede invece una revisione del calendario dei versamenti, con l’obiettivo di mettere in sicurezza soprattutto il periodo estivo, su cui oggi gravano oltre un centinaio di scadenze fiscali. C’è poi il capitolo sanzioni, che secondo il vice di Giancarlo Giorgetti sono troppo onerose e, soprattutto, non allineate con il resto dei Paesi Ue. «Mentre in Unione Europea si sostiene che non si può andare al di là di due sanzioni sulla stessa violazione, noi abbiamo 5 tipi di sanzione: quella penale, amministrativa, l’accessoria, quelle previste dalla legge 231 e la confisca per sproporzione», ha spiegato Maurizio Leo. Stesso discorso anche per il meccanismo di riscossione, su cui il viceministro chiede una «operazione verità». Ad oggi ammonta a circa 1.153 miliardi di euro il magazzino di cartelle esattoriali che non si riescono a riscuotere perché i soggetti sono deceduti o falliti.

Credits foto: ANSA/Claudio Peri | Bandiere issate all’esterno di Palazzo Chigi per l’inizio del Cdm (28 agosto 2023)

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