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Gaza, le lacrime del reporter di Al Jazeera: scopre che moglie e figli sono stati uccisi in un raid israeliano mentre è in onda – Il video

26 Ottobre 2023 - 15:54 Redazione
Lo sfogo del giornalista Wael Al-Dahdouh: «Un attacco mirato contro bambini, donne e civili. E questa sarebbe la "zona sicura"?»

Era in onda per raccontare i bombardamenti sulla Striscia di Gaza, quando ha ricevuto la notizia peggiore che potesse mai immaginare: anche la sua famiglia è morta nei raid israeliani. Wael Al-Dahdouh è un giornalista di Al Jazeera di 53 anni e capo dell’ufficio di Gaza dell’emittente televisiva. Ieri, mercoledì 25 ottobre, era impegnato in una diretta tv quando ha saputo che sua moglie e due suoi figli sono stati uccisi in un campo profughi. A confermare la notizia è stata poi la stessa Al Jazeera, che ha condannato «l’attacco indiscriminato» condotto dall’esercito di Tel Aviv. Secondo l’organizzazione giornalistica, la famiglia di Al-Dahdouh viveva in una casa nel campo di Nuseirat, nel centro di Gaza, dopo essere stata sfollata dal nord della Striscia per paura di un’imminente invasione da parte di Israele. I due figli del giornalista rimasti uccisi nel raid aereo sono Mahmoud, 15 anni, e Sham, 7 anni. A perdere la vita è però anche il piccolo Adam, nipote di Al-Dahdouh, che aveva appena 18 mesi.

Nelle scorse ore, sui social sono spuntati diversi video in cui si vede il giornalista di Al Jazeera in lacrime mentre arriva in ospedale per confermare l’identità dei parenti. «Quello che è successo è chiaro, si tratta di una serie di attacchi mirati contro bambini, donne e civili», ha detto Al-Dahdouh, ancora sotto shock, mentre usciva dalla struttura. «Avevamo i nostri dubbi sul fatto che l’occupazione israeliana non avrebbe lasciato andare queste persone senza punirle. E purtroppo è successo. E questa sarebbe l’area “sicura” di cui parlava l’esercito di occupazione», ha aggiunto il giornalista. Sui social diversi colleghi hanno espresso cordoglio e vicinanza ad Al-Dahdouh, che intanto ha già assicurato che non ha alcuna intenzione di lasciare Gaza City.

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