La scelta fatta dal fumettista Zerocalcare, che ha deciso di disertare il Lucca Comics and Games in programma la prossima settimana a causa del patrocinio dell’ambasciata israeliana all’evento, ha scatenato un putiferio: sui social opinionisti e utenti comuni si sono divisi tra chi ha sostenuto la rottura dell’artista e chi l’ha criticato, anche duramente. Fra questo il vicedirettore del Foglio Maurizio Crippa, che ha definito senza mezzi termini la scelta di Zerocalcare uno «schifo»: Crippa ha accostato su X lo il ritiro di Zerocalcare dalla fiera del fumetto di Lucca alla notizia della morte di Armita Garawand, la 16enne iraniana morta nei giorni scorsi dopo essere stato trovata esanime nella metro di Teheran, probabilmente massacrata dalla polizia morale per non aver indossato correttamente il velo islamico. «Lo schifo, a sinistra, e la vittima prodotta dallo schifo, a destra», ha scritto il giornalista del Foglio, alludendo a un presunto legame causo-effetto tra l’annuncio di Zerocalcare e peggiori crimini di una teocrazia islamica. Davvero troppo per l’artista, che ha fatto eccezione alla sua regola d’oro social e ha risposto direttamente a Crippa.
Zerocalcare perde la pazienza
«Sono stato più volte in Siria quando c’era l’Isis per supportare i curdi e chi combatte sul campo il jihadismo. Lo faccio ancora tutti i giorni come posso. Amiche e amici miei più coraggiosi di me ai jihadisti gli sono andati a sparare direttamente. Tu esattamente che c**o fai?», ha scritto il fumettista, allegando la pagina di disegni di una delle opere che lo hanno reso famoso tra il pubblico italiano, Kobane Calling, in cui già ironizzava sui «leoni da tastiera» occidentali che predicano contro lo jihadismo dai loro comodi salotti senza aver mai messo piede laddove lo si combatte realmente, come è stato nel Kurdistan caro a Zerocalcare. «Rispondo solo a uno scemo a campione ma vale per tutti quelli che fanno finta di confondere la richiesta di finire bombardamenti e apartheid con l’appoggio a formazioni islamiste o antisemite», ha puntualizzato il fumettista.
La replica di Crippa e la lite social
«Io faccio dei disegnini per spiegare a quelli che i curdi sì, ma se gli ebrei vengono sgozzati in quanto ebrei i criminali di guerra sono loro, che hanno un problema cognitivo con l’antisemitismo. Un problema molto serio. A me fa schifo», ha scritto ancora Crippa. Zerocalcare non ha per il momento ribattuto, ma ci hanno pensato altri utenti. Come la scrittrice Giulia Blasi: «Crippa, quella roba là è da denuncia per diffamazione, ma prima ancora è priva di qualsiasi logica. Ma proprio qualsiasi, non si trova, non c’è alcun nesso fra l’opposizione al massacro di civili a Gaza e la morte di Armita Garavand».
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