Bologna, i misteriosi malori tra gli operatori del 118: «Avvelenati con uno psicofarmaco»

L’azienda Usl ha presentato un esposto in Procura. Qualcuno potrebbe aver utilizzato il farmaco per avvelenare cibo e bevande

Sale a sette il bilancio dei casi di malesseri sospetti tra gli operatori della Centrale operativa 118 Emilia Est a Bologna negli ultimi quattro mesi. Così l’Azienda Usl ha deciso di presentare un esposto in Procura, annunciando in una nota che hanno anche «preventivamente attivato il Dipartimento di sanità pubblica per verificare le condizioni ambientali di lavoro degli operatori. I risultati sono a disposizione della Procura». Sono diverse le ipotesi già state scandagliate – acqua, aria e virus – nei giorni scorsi, ma senza alcun esito. Gli ispettori sono arrivati persino a togliere una fontanella per l’acqua e a eliminare le macchinette per le merende e le bevande, sia fredde che calde. Ora, però, spunta una nuova pista, riportata da Il Resto del Carlino: lo psicofarmaco Entumin, ovvero un sedativo che ha effetti particolarmente simili ai sintomi accusati dagli operatori malati. Qualcuno potrebbe averla utilizzata per avvelenare il cibo o le bevande degli operatori.


I sintomi: svenimenti, malori e difficoltà a parlare

Gli operatori coinvolti hanno accusato tutti gli stessi sintomi, in alcuni casi anche molto pericolosi per le circostanze in cui si sono presentati. Tra i sette casi, infatti, ci sono stati anche due elicotteristi, di cui uno che stava per partire per un intervento quando si è sentito male. Un malore che poteva rivelarsi fatale. I sintomi sono svenimenti, uno stato di torpore quasi comatoso, difficoltà e talvolta impossibilità ad articolare parole e frasi. Uno dei sanitari è arrivato ad accasciarsi nel bagno della centrale operativa durante l’orario di lavoro finendo in uno stato di semi-incoscienza. Portato in pronto soccorso dai colleghi, gli è stata data una terapia che si utilizza in caso di ictus.


Tagliate le ruote delle auto dei medici

Una vicenda che sta facendo venire gli operatori sanitari al lavoro con il terrore. Anche perché si stanno verificando alcune coincidenze a dir poco inquietanti. Nelle scorse settimane, circa nello stesso periodo in cui sono iniziati i malori misteriosi, alcuni operatori del 118 si sono ritrovati le ruote delle loro macchine tranciate con un coltello, dentro il parcheggio dell’ospedale Maggiore. Un aspetto che potrebbe essere slegato dai malesseri oppure strettamente connesso. Ora sarà la Procura di Bologna a far luce sulla vicenda.

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