Trento, cliente salda il conto di un calice di vino dopo 15 anni. I gestori del locale: «Stupiti e felici, c’è ancora gente con dei valori»

La storia è stata raccontata attraverso i social. I proprietari dell’attività hanno ricevuto il denaro tramite una lettera anonima

Martedì mattina, 31 ottobre, è l’ora di avviare il locale. I gestori del ristorante Simposio di via Rosmini, a Trento, trovano una lettera anonima. La aprono e, al suo interno, trovano una banconota da 20 e una da 10 euro. Su un foglio A4, è stampato un messaggio di scuse: «Un sabato sera di 15 anni fa, venni nel vostro locale. Con alcuni amici bevemmo qualche calice di vino. Per goliardia, scappammo senza pagare, facendo un torto a voi e diventare noi ladri. Per questo non ho più messo piede da voi, da quel giorno». Poi, la redenzione: «Oggi sono qua a chiedervi scusa e cercare di riparare a quanto dovuto. Vi allego il quadruplo del conto di quel calice e aggiungo qualche moneta in più per ogni persona di quel gruppo di amici, come saldo e piccolo segno per riparare anche al loro errore». In chiusura, l’ex cliente annuncia che farà ritorno al Simposio: «Con questo ritengo di aver riparato, lascio solo a voi se accettare o meno. Ci rivedremo nel vostro locale, ma entrerò a testa alta». La lettera commuove Andrea Bosisio che, con il fratello Giuliano e la moglie Michela Zendron, nel 2006, hanno rilevato il locale.


«Ogni tanto capita che qualcuno vada via lasciando qualche bicchiere da pagare, magari per disattenzione o se alza un po’ il gomito. Può succedere, figuriamoci se teniamo la lista nera dei clienti in debito, soprattutto dopo 15 anni». La notizia viene diffusa sui social, con Bosisio che sottolinea come il tempo passato renda «ancora più nobile questo gesto». E Zendron non nasconde l’entusiasmo: «Non vedo l’ora di stringerti la mano e mostrarti la nostra riconoscenza». Un piccolo gesto che li ha commossi, al di là del valore economico della cifra dovuta: «Avere un cliente che dopo 15 anni ti chiede scusa fa effetto, e non per la cifra. È bello che ci sia ancora gente con dei valori e una coscienza, che se commette degli errori cerca di rimediare. Dà speranza all’umanità», conclude Bosisio. «Aspettiamo il cliente anonimo a braccia aperte, lo aspettiamo per brindare con noi e per ringraziarlo. Ha fatto un gesto che ci ha migliorato la giornata e la settimana».


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