Modena, picchiano 11enne e gli spaccano la mandibola a scuola. La rabbia della madre: «Hanno filmato la scena e non sono stati sospesi»

La madre ha sporto denuncia per lesioni. I due bulli sono stati identificati. La Procura dei minori di Bologna indaga sul caso

Un ragazzino di 11 anni, dopo essere stato picchiato davanti scuola, è finito in ospedale con una frattura composta alla mandibola. È quanto successo lunedì mattina alle medie Volta di Bomporto, in provincia di Modena. Secondo quanto emerge dalla denuncia per lesioni, sporta dalla madre ai carabinieri, il figlio era da poco arrivato a scuola ed era con un compagno quando è stato raggiunto da due compagni – rispettivamente di 12 e 13 anni – che hanno iniziato a prenderlo a calci e pugni in faccia, al torace alle gambe. Ma l’aggressione non sarebbe finita qui. Il giorno successivo all’aggressione, la madre riferisce che mentre era in caserma con il figlio, quest’ultimo ha ricevuto una serie di messaggi dai compagni di classe che lo avvisavano che i due bulli lo stavano ancora cercando a scuola. Dinamica riportata anche da alcuni genitori.


La rabbia della madre: «Non sono ancora stati sospesi»

Ora si prevede che il ragazzino potrà tornare in classe probabilmente solo tra un mese. Quanto ai due bulli, la madre della vittima fa sapere che sono stati identificati dalla preside. «Ma – denuncia – mi chiedo con sconcerto, perché non sono ancora stati sospesi? Ho domandato se fosse possibile attivare la didattica a distanza nel mese di assenza di mio figlio, ma mi è stato risposto che non ci sono le condizioni per farlo. Quindi dovrò cimentarmi io stessa nel ruolo di professoressa». Intanto, l’accaduto è finito nelle mani della Procura dei minori di Bologna. Su quanto successo è intervenuta anche la sindaca di Bomporta che ha condannato nell’immediato l’episodio. «Qui in paese non era mai avvenuto un fatto così grave. Con i volontari civici già da diversi anni abbiamo iniziato delle azioni di controllo davanti alla scuola, rinnovo l’appello anche ai genitori. Tutti dobbiamo partecipare ed essere sempre attenti per dare maggiore sicurezza ai nostri ragazzi», ha dichiarato.


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