Elon Musk annuncia Grok, il rivale di ChatGPT: «L’AI avrà un po’ di umorismo e prenderà le informazioni da X»

In una dimostrazione pubblicata sul social, il bot di intelligenza artificiale schernisce l’ex guru delle crypto Sam Bankman-Fried, condannato per frode

Elon Musk ha annunciato di essere pronto a lanciare il suo primo modello di intelligenza artificiale, chiamato Grok, di xAi, che sarà disponibile solo per gli utenti Premium+ di X. L’imprenditore ha annunciato che per certi aspetti è il «miglior modello che esista attualmente» rendendo noto che appena uscirà dalla periodo iniziale della fase beta, Grok – così si chiama il sistema – verrà lanciato per coloro che pagano l’abbonamento da 16 dollari al mese. Nelle scorse ore, Musk, ha postato diverse volte su X, mostrando alcune sue conversazioni con il bot, che «è progettato per avere un po’ di senso dell’umorismo nelle proprie risposte», spiega. Inoltre, afferma ancora l’imprenditore, Grok avrà quello che lui definisce un enorme vantaggio sugli altri modelli.


ll sarcasmo dell’intelligenza artificiale di Musk

Ovvero l’accesso alle informazioni in tempo reale di X (oltre a quelle del web) anche se non è chiaro in che modo il bot riuscirà a discernere le informazioni veritiere da quelle false che da quando Musk ha acquistato l’ex social dell’uccellino blu pullulano sempre di più sulla piattaforma. Inizialmente il patron di X aveva annunciato che il modello sarebbe stato disponibile già oggi, salvo poi correggersi. Negli screenshot pubblicati, Musk chiede a Grok – che in inglese significa comprendere intuitivamente – se ci sono novità su Sam Bankman-Fried, ex proprietario della piattaforma di crypto FTX condannato ieri per frode. Il bot risponde in maniera caustica: «Non dimentichiamoci che potrebbe finire in prigione per 110 anni. Un bel po’ di tempo per ponderare le conseguenze delle proprie azioni». Negli ultimi mesi, Musk è stato spesso critico dell’intelligenza artificiale, che sarebbe capace di sottometterci in futuro, ma ne ha anche elogiato le potenzialità, affermando che eliminerà la necessità di lavorare.


Musk e la sfida a OpenAI

Ha parlato di censura, riferendosi ad alcune limitazioni degli altri bot di AI, come ChatGPT e Bard, ma nemmeno Grok, nonostante le promesse di massima ricerca della verità fatte a luglio, è completamente sincero. Quando Musk chiede come produrre la cocaina, infatti, il sistema risponde con una presa in giro, segno che è programmato per evitare di rispondere a certe domande. Il team che lavora ad xAI proviene da Google, Windows e da altri grandi marchi del settore. Un treno, quello dell’intelligenza artificiale, che l’imprenditore non vuole perdere, dopo essersi lasciato scappare quello di Open AI. Inizialmente infatti Musk era tra i fondatori dell’azienda creatrice di ChatGPT. Ma nel 2018 riteneva che la compagnia avesse perso troppo terreno nei confronti di Google.

Le risposte di Grok

Per questo propose agli altri membri, tra cui l’attuale Ceo, Sam Altman, di acquisire l’azienda e guidarla personalmente. Al rifiuto del resto degli investitori, il patron di Tesla scelse di andarsene, in quello che oggi sembra essere stato un grave errore, perlomeno da punto di vista economico. Ora promette che xAI sarà meglio di OpenAI. Manterrà la parola? Si attendono risposte da Grok.

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