«Apertura tappo: 8 euro»: a Palermo lo scontrino scatena le polemiche social. Ma il titolare non ci sta: «È il costo del servizio al tavolo»

A creare l’equivoco, secondo il gestore, sarebbe la dicitura “Apertura tappo”. Che in realtà non è altro che il consueto sovrapprezzo per il servizio al tavolo

Dopo l’estate degli scontrini folli, a Palermo spunta un nuovo caso di conti gonfiati. Nel locale Retrobottega di Prezzemolo & Vitale, sul molo del capoluogo siciliano, alcuni clienti si sono ritrovati nello scontrino una voce di spesa imprevista: «Apertura tappo: 8 euro». Un sovrapprezzo applicato dai gestori del locale per il servizio di apertura della bottiglia di spumante, ma che sui social ha scatenato un acceso dibattito. «La cameriera, poverina, con il polso dolorante non è riuscita ad aprirla – racconta una cliente su Facebook -. Viene soccorsa da un responsabile che abbandona la bottiglia sul banco che ovviamente, senza problemi, serviamo noi in autonomia». La testimonianza di Sonia Aiello rimbalza da un gruppo all’altro, tra chi commenta la vicenda con ironia e chi suggerisce di portarsi un cavatappi da casa: «E poi si chiedono perché la gente non va più a mangiare fuori». Tra i commenti però c’è anche chi difende la scelta dei gestori del locale di applicare un sovrapprezzo. «Se si vuole usufruire del servizio ai tavoli, è lecito far pagare un servizio in più», sostiene lo chef Salvo Renda.


La replica del titolare

Alla fine, nel tentativo di mettere fine alle polemiche, è il titolare Giuseppe Prezzemolo a intervenire: «I prezzi dei vini sono esposti sugli scaffali, ma è chiaro che se il cliente anziché portarsi la bottiglia a casa viene servito al tavolo aggiungiamo un sovrapprezzo fisso di 8 euro che è comunque molto meno di quanto verrebbe a costare lo stesso vino seduti al ristorante». A creare l’equivoco pare sia proprio la dicitura “Apertura tappo”, che in realtà non sarebbe altro che il consueto sovrapprezzo per il servizio al tavolo. «È il gergo tecnico inserito nello scontrino per tutte quelle bottiglie servite al tavolo che non sono presenti nella carta dei vini ma che possono essere scelte tra i ripiani del supermercato. E i clienti sono sempre avvisati in anticipo», chiarisce il titolare.


Credits foto: UNSPLASH/Douglas Lopez

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