D’oggi in poi i benzinai non sono più obbligati a esporre i prezzi medi dei carburanti. Il Tar del Lazio ha annullato il decreto del governo Meloni, con il quale il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 31 marzo scorso aveva introdotto la misura. La decisione è stata presa perché in assenza della prevista e preventiva comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri e del parere del Consiglio di Stato. Accolto quindi il ricorso proposto da Fe.Gi.Ca. – Federazione Gestori Impianti Carburanti e Affini, F.I.G.I.S.C. – Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti, e da alcuni esercenti.
Leggi anche:
- Question time al Senato, Meloni contro Renzi: «Il prezzo della benzina sale? Ci aiuti lei con i suoi rapporti con bin Salman». E lui: «Ai miei sms nessuna risposta» – Il video
- Rimini, la maxitruffa del diesel arrivata in tutta Italia: «Kerosene miscelato venduto come gasolio»
- Prezzi folli per la benzina, ad agosto la Guardia di Finanza ha scoperto oltre mille violazioni sul carburante
- «Sulla A21 benzina a 2,8 euro al servito», la denuncia nel pieno del rientro dalle vacanze. I dati del ministero
- Caro-benzina, raccolte 103mila firme contro le accise. Urso: «Costerebbe un miliardo al mese». E l’opposizione attacca: «Distorce la realtà»
- La benzina sale ancora: 2,019 euro al self in autostrada. Federcontribuenti: «Si può scontare di 20 cent, ecco come»